Respiro sommesso e regolare, ascoltare il battito del suo cuore, sorriderle anche se lei non sa, non può vedere quanto è bella così, abbandonata e indifesa.
E sognare di passeggiare insieme in un mare di fiori, a piedi nudi, inseguendo per gioco odori e colori, e saltare la corda cantando canzoni che parlano d’amore, che parlano di lei e dei suoi occhi così belli e felici.
Volare su una mongolfiera tessuta di spicchi di arcobaleno attraverso le nuvole mentre il mondo di sotto si fa piccolo e sembra una casa di bambole e il vento scompiglia i capelli. E scoprire nelle nuvole caricature di buffi animali e di cose, cambiare prospettiva per scoprire che tutto è un più magico visto dal cielo.
Viaggiare in un treno di quelli a vapore, che sbuffa e che fischia, e salutare persone che rispondono agitando le mani e ricambiando un sorriso. E guardar fuori con la fronte appiccicata al finestrino paesaggi che scorrono rapidi tra i sobbalzi delle rotaie e diventano macchie, e sentirsi come bambini che guardano, pieni di meraviglia, in un caleidoscopio.
Percorrere mari su una piccola barca, spinti in avanti da una vela fatta di mille ritagli di pezzi di stoffa trovati qua e là, immaginando che sia l’imbarcazione di un commesso viaggiatore, una nave che ha visto buona parte del mondo ed ancora un po’, e sentire la sua risata alzarsi e poi scendere in armonico accordo con le onde.
Svegliarsi e per primo vedere il suo viso, e sorridere per quell’espressione un po’ buffa di chi sta dormendo ma in realtà è sveglio in un sogno. E baciarle con dolcezza una guancia e le labbra, aspettando che si aprano gli occhi assonnati, baciarla di nuovo e dirle che tutto è perfetto e che forse stai ancora sognando.
ON AIR: Oren Lavie - Her Morning Elegance
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