"Mi sveglio madido di sudore. Scure ombre minacciose e senza forma mi avvolgono. Incubi mi tormentano ogni notte, volti sconosciuti contorti in urla disperate di dolore invocano il mio nome, messaggi in bottiglie che non approderanno mai a spiagge sicure, che nessuno leggerà mai.
Inutile tornare a letto, non prenderò sonno, mi spaventa la sola idea di chiudere gli occhi, e poi ho bisogno di bere qualcosa per ritrovare il contatto con la realtà. A piedi nudi mi dirigo verso la cucina… gola secca, acqua la percorre donandomi sollievo, avrei bisogno di qualcosa di forte ma sono stati giorni frenetici e il frigo è desolatamente vuoto. Accendo l’ennesima sigaretta della giornata e mi fermo a ripensare agli avvenimenti cui ho assistito negli ultimi giorni…"
Ho scritto queste poche righe di getto, preso da un'idea che mi ha sfiorato, illuso e poi è sparita... spero di riuscire a riacciuffarla prima o poi, so solo che era una gran bella idea, una storia che meritava di essere raccontata. Basta, ho deciso, da oggi in poi dormirò con il mio fido bloc-notes sul comodino accanto al letto (quindi dovrò smobilitare i libri che lo ingombrano ora); visto che le idee migliori mi vengono di notte (e soprattutto visto che la mia memoria è delicata come un castello di carte durante un terremoto) almeno così facendo me le segno appena spuntano e non sono più costretto a sbattere la testa contro il muro nel tentativo di mettere ordine nei miei pensieri...