Ci sono giorni in cui sento tutto il peso della mia inadeguatezza.
E' la vita, chi è più forte sopravvive, perché se riesci a camminare sulla testa degli altri è normale che respiri aria pulita. Io non lo so fare, non ho mai imparato. Mi piacerebbe fregarmene -così tante cose vorrei tirare fuori da me in questo momento, e farne un grosso mucchio e bruciarle- ma non ci riesco.
Mi sono stati insegnati il rispetto, la pazienza, la cortesia, la disponibilità. Ne ho fatto il mio modo di essere convinto com'ero che a fare del bene qualcosa di positivo indietro ti torna. Invece sempre più spesso penso che siano tutte illusioni, utopistiche proiezioni sul mondo che ho attorno -sulla gente che ho attorno- di quello che intorno vorrei avere.
E mi piacerebbe poter dire che ho imparato, che da adesso tutto sarà diverso... io sarò diverso... me ne fregherò di qualsiasi cosa -persona- non sia me o non sia a meno di 10 centimetri da me ma non è così, per cui non prenderò in giro nessuno affermando il contrario.
Sono stato accondiscendente, gentile perché non conosco altri modi d'essere e non me ne pento, continuo a illudermi che sia il modo giusto di vivere e chissà che non riesca a insegnarlo anche a chi mi circonda.
Ma -c'è sempre un ma... o anche più di uno nel mio caso- ho incassato parecchi colpi negli ultimi tempi ed ho pazienza e nervi tanto tesi da avere iniziato a sfibrarsi a poco a poco. A lungo andare finiranno per spezzarsi, questo il motivo che mi spinge a chiedere anticipatamente scusa.
E' solo che la frase che ho sentito più spesso di recente è "è fatto/a così, non prendertela". No, non me la prendo, mando giù pensando che ho le mie responsabilità, e voglio dire una cosa sola che sembra sfugga con troppa facilità a troppe persone (me compreso)... sono fatto così anch'io, ho i miei difetti, tanti, le mie insicurezze, i mei sogni ,e ben nascosto, anche qualche pregio.
Ho la mia testa e non prendo le parole alla leggera.
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mercoledì 14 novembre 2007
Pride & Prejudice
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domenica 14 ottobre 2007
Pensieri sparsi
Sono rimasto solo per qualche giorno finalmente, non che abbia problemi ma convivere con altre quattro persone non è di certo l'impresa più semplice del mondo.
Ne ho approfittato per tornare a qualche vecchia abitudine (come leggere qualche pagina nel primo pomeriggio nella speranza di riuscire a finire il libro che ho iniziato ormai un paio di mesi fa), per vedere qualche film degno di nota e qualche altro meno degno, per dare una pulita qua e là (ce n'è sempre bisogno!).
Soprattutto ho approfittato per recuperare nel silenzio tanti pensieri nati e abortiti per "cause di confusione maggiore"; così mi sono ritrovato uguale a prima e allo stesso tempo diverso.
Negli ultimi tempi forse ho dimenticato quanto valgo ma fortunatamente sto nuovamente prendendo coscienza di me.
Tutto scorre, il tempo smussa gli angoli... ma se i miei sbagli hanno portato, nonostante tutto, a questo risultato, allora sono contento di avere sbagliato!
Ne ho approfittato per tornare a qualche vecchia abitudine (come leggere qualche pagina nel primo pomeriggio nella speranza di riuscire a finire il libro che ho iniziato ormai un paio di mesi fa), per vedere qualche film degno di nota e qualche altro meno degno, per dare una pulita qua e là (ce n'è sempre bisogno!).
Soprattutto ho approfittato per recuperare nel silenzio tanti pensieri nati e abortiti per "cause di confusione maggiore"; così mi sono ritrovato uguale a prima e allo stesso tempo diverso.
Negli ultimi tempi forse ho dimenticato quanto valgo ma fortunatamente sto nuovamente prendendo coscienza di me.
Tutto scorre, il tempo smussa gli angoli... ma se i miei sbagli hanno portato, nonostante tutto, a questo risultato, allora sono contento di avere sbagliato!
sabato 24 marzo 2007
Tutto e Niente
Vorrei darti tutto ma non possiedo niente. Tutto ciò che ho è me stesso, il mio corpo, il mio cuore, la mia anima... tutto ciò che ho è già tuo.
domenica 18 marzo 2007
Perchè
Ti ho vista e ti ho desiderata, per come sei diversa da me, per come sei migliore di me. E ho capito che siamo due metà della stessa anima, perchè mi hai guardato come se non esistesse altro, perchè quando ti guardo non esiste niente altro. Perchè hai trovato qualcosa di buono in me, perchè grazie a te in me è nato qualcosa di buono. Per come mi tocchi, perchè ogni volta che ti tocco ho paura che tu possa dissolverti tra le mie dita. Per le tue labbra che non sono mie, per il desiderio che un giorno possano diventarlo. Per ogni sorriso che mi hai regalato, perchè ogni volta è come se tutto diventasse più chiaro. Per il fuoco che hai acceso e che non posso nè voglio spegnere. Per le tue mani che hanno stretto le mie e per come in quei momenti ho sentito che non avrebbe potuto essere diversamente. Per i tuoi occhi limpidi che hanno guardato me e ciò che di più nascosto c'era in me senza temere le conseguenze... per quegli occhi grandi che sono come calamite da cui non posso allontanarmi. Per il tuo corpo delicato che vorrei stringere fino a farti male e che non posso avere vicino perchè mi fa male. Per le parole che hai detto, per quelle che ho detto io, per quelle che avremmo voluto dire e forse non diremo mai, per i sogni, per le speranze, per le illusioni, per le scoperte, per i sentimenti, per i pensieri, per le azioni e le reazioni, per il tempo, per le coincidenze, per la casualità. Perchè starti lontano è una tortura, perchè l'idea non poterti avere solo per me mi uccide poco a poco, perchè non sono in grado di dimenticarti, perchè non voglio dimenticarti. Perchè non posso forzarti e invece vorrei farlo, perchè rispetterò i tuoi desideri anche se dovrò soffrire... e so che ne soffrirò. Perchè sei importante e non so come dimostrartelo, perchè probabilmente non basterebbe. Perchè non averti mi fa stare male, perchè so che non proverei tanto dolore se non fossi assolutamente convinto che non sei mai stata nè sarai mai un capriccio. Perchè sono consapevole di quello che potresti diventare e un po' ne sono spaventato, perchè sono terrorizzato al pensiero che potresti non diventarlo mai. Per le lacrime che ho versato, per i sorrisi che mi hai regalato... per le lacrime che verserò e i sorrisi che mi regalerai. Perchè in fondo so che non è un caso se ci siamo incontrati e non voglio vivere col rimpianto di non averci provato. Perchè sto male per te e senza di te sto peggio. Per ciò che è stato e non sarà più, per ciò che potrebbe essere, per i miei desideri e le tue necessità. Perchè tu vieni prima di tutto, perchè io a volte lo dimentico. Perchè io sono egoista, geloso, stupido, infantile, presuntuoso, seccante, indisponente, provocatore, lunatico, malinconico, inutile, vuoto, sterile... perchè io sono IO solo se TU mi stai accanto.
venerdì 16 marzo 2007
Figlio di un dio minore
Vorrei avere la capacità di tradurre in parole il tumulto di pensieri che mi accompagna in quest ultimo periodo ma non ne sono capace, non sono poi un granchè in fondo, sicuramente non sono quello che credevo di essere. Non mi sento migliore, nè peggiore, mi sento diverso e venire a patti con questa nuova consapevolezza non è semplice. Mi trovo a constatare che quasi mai le cose vanno come le si immagina, come le si desidera... c'è chi reagisce con forza e trova nuove energie per proseguire il suo cammino e chi ha bisogno di un po' più di tempo per assorbire i colpi. La vita è dura, ben altri sono i problemi, c'è sempre chi sta peggio, tutto questo lo so ma non mi è di grande aiuto... ciò che non ti uccide ti rende più forte e prego che sia davvero così, Dio solo sa se ho bisogno di essere forte ora!
venerdì 17 novembre 2006
QUI NON E' HOLLYWOOD
Esco di scena e vado a camminare solo
sui marciapiedi io volo
sono straniero nella mia citta'
la gente passa mi vede e lo sa
Mi fermo, poi riparto, poi mi fermo ancora e osservo
la strada che si colora
c'e' una faccia in vetrina...mi guarda e va via
Chi e' lo straniero a casa mia?
...casa mia
E trovo Andy il matto che e' vent'anni che e' li
e mi dice qui va bene cosi'
tanto tutto e' troppo e basta quel che hai
e forse un giorno lo capirai
Ma te che ne sai
ma chi cazzo sei?
pero' so che ha ragione lui
perche' lui e' un matto autentico
e io troppo spesso mi dimentico che qui
Qui non e' Hollywood
Qui non e' Hollywood
Qui non e' Hollywood
Qui non e' Hollywood
Arriva il buio e la gente vai via svelta
e come per magia nelle telestazioni l'universo va in festa
ancora un altro giorno alla finestra
Ma uno straniero in fondo che ne sa
di come funziona e di come va
e anche se i sogni in questo posto finiscono in vino
anche se perdi sempre a tavolino qui
Qui non e' Hollywood
Qui non e' Hollywood
Qui non e' Hollywood
Qui non e' Hollywood
E anche se il film te l'aspettavi con un altro finale
e se qualcosa in fondo e' andato male qui
Qui non e' Hollywood
Qui non e' Hollywood
Qui non e' Hollywood
sui marciapiedi io volo
sono straniero nella mia citta'
la gente passa mi vede e lo sa
Mi fermo, poi riparto, poi mi fermo ancora e osservo
la strada che si colora
c'e' una faccia in vetrina...mi guarda e va via
Chi e' lo straniero a casa mia?
...casa mia
E trovo Andy il matto che e' vent'anni che e' li
e mi dice qui va bene cosi'
tanto tutto e' troppo e basta quel che hai
e forse un giorno lo capirai
Ma te che ne sai
ma chi cazzo sei?
pero' so che ha ragione lui
perche' lui e' un matto autentico
e io troppo spesso mi dimentico che qui
Qui non e' Hollywood
Qui non e' Hollywood
Qui non e' Hollywood
Qui non e' Hollywood
Arriva il buio e la gente vai via svelta
e come per magia nelle telestazioni l'universo va in festa
ancora un altro giorno alla finestra
Ma uno straniero in fondo che ne sa
di come funziona e di come va
e anche se i sogni in questo posto finiscono in vino
anche se perdi sempre a tavolino qui
Qui non e' Hollywood
Qui non e' Hollywood
Qui non e' Hollywood
Qui non e' Hollywood
E anche se il film te l'aspettavi con un altro finale
e se qualcosa in fondo e' andato male qui
Qui non e' Hollywood
Qui non e' Hollywood
Qui non e' Hollywood
Qui non e' Hollywood
Quante cose che non sai di me...
...quante cose che non puoi sapere...
giovedì 14 settembre 2006
Le incomprensioni sono così strane
Ciò che per qualcuno può sembrare una cosa poco importante, per un'altro assume significato più alto. E' questo che mi chiedo sempre più spesso... perchè deve sempre essere così difficile comunicare?
Forse è un mio problema, non so, ma non riesco a fare, e tantomeno a parlare, d'istinto; ho bisogno di riflettere, di scegliere le parole con cura.
Purtroppo per altri non è lo stesso, e le cose importanti possono diventare puttanate, e le parole possono diventare leggere per chi le pronuncia, ma fare comunque male a chi le ascolta.
Quando parlate con qualcuno tenete conto anche di questo, delle diverse sensibilità, dei background diversi, delle mille sfumature di grigio che esistono tra il bianco e il nero....
Meditate gente, meditate
Forse è un mio problema, non so, ma non riesco a fare, e tantomeno a parlare, d'istinto; ho bisogno di riflettere, di scegliere le parole con cura.
Purtroppo per altri non è lo stesso, e le cose importanti possono diventare puttanate, e le parole possono diventare leggere per chi le pronuncia, ma fare comunque male a chi le ascolta.
Quando parlate con qualcuno tenete conto anche di questo, delle diverse sensibilità, dei background diversi, delle mille sfumature di grigio che esistono tra il bianco e il nero....
Meditate gente, meditate
giovedì 22 giugno 2006
Tra sogno e realtà
"Nell'ombra della casa, sulle rive soleggiate del fiume presso le barche, nell'ombra del bosco di Sal, all'ombra del fico crebbe Siddharta, il bel figlio del Brahmino, il giovane falco, insieme all'amico suo, Govinda, anch'egli figlio di Brahmino. Sulla riva del fiume, nei bagni, nelle sacre abluzioni, nei sacrifici votivi il sole bruniva le sue spalle lucenti. Ombre attraversavano i suoi occhi neri nel boschetto di mango, durante i giochi infantili, al canto di sua madre, durante i santi sacrifici, alle lezioni di suo padre, così dotto, durante le conversazioni dei saggi. Già da tempo Siddharta prendeva parte alle conversazioni dei saggi, si esercitava con Govinda nell'arte oratoria, nonché nell'esercizio delle facoltà di osservazione e nella pratica della concentrazione interiore...."
Le prime righe di "Siddharta" di Herman Hesse, ovvero l'oriente visto (o meglio immaginato) attraverso gli occhi di un occidentale. La suggestione delle descrizioni di delicati paesaggi da sogno, la ricerca interiore del protagonista, che vive tutte le esperienze, tra le quali la più bella e ispirata è quella amorosa, trasporta il lettore in un mondo tanto diverso dal nostro quanto affascinante.
Lettura obbligata da 50 anni, libro di formazione atipico, bellissimo, onirico, e che vi devo dire di più?
lunedì 19 giugno 2006
Il pensiero errante
Ultimamente cambio umore con una facilità che sorprende anche me, abituato da buon ariete (di marzo per di più) a sbalzi d'umore improvvisi e immotivati. Sarà il caldo, saranno la noia e la stanchezza, ma non so più cosa voglio... penso troppo, ho sempre avuto questo difetto, e ora c'è anche l'aggravante che i pensieri non seguono un corso lineare, bensì si aprono, si disperdono in direzioni diverse e contrastanti, rendendomi ancora più difficile mettere a fuoco desideri e necessità.
Un momento prima sono sereno, rilassato, tranquillo... e un momento dopo è tutto ribaltato.
Crescere è faticoso, sembra una frase fatta e invece posso assicurarvi che non lo è. Ogni giorno di più rimpiango le giornate spensierate in cui il più grande dei problemi era decidere se dare calci ad un pallone o giocare a chissà cosa (lo ammetto, ho sempre scelto il pallone, abbiamo un legame speciale io e lui, che va aldilà del semplice attaccamento ad un oggetto), in cui la vita era istintivamente semplice e naturalmente bella (ammetto anche i miei problemi con la ridondanza degli aggettivi, ma sto cercando di disintossicarmi).
Anche oggi per me la vita è splendida (non smetterò mai di ripeterlo, e di ripetermelo), ma ci sono degli intervalli in cui tutto ti pesa enormemente, e sono quei giorni in cui pensi al passato, agli anni volati via, a tuo fratello che fino a un attimo fa correva sorridente in sella al suo triciclo e che oggi si prepara agli esami di maturità con lo stesso splendido sorriso, o al fratellino che "sembra ieri" che lo tenevi in braccio piccolo e indifeso, pensando a come proteggerlo dalle brutture del mondo, e oggi ti stupisce e ti spiazza quando lo senti parlare come un piccolo ometto.
Sono malinconico, lo so, ma a volte mi prende così, non vi preoccupate però, mi passa subito; ripenso a quello che è stato, ai bei ricordi, alle amicizie a agli amori, alle notti insonni e a quelle di placido riposo, ed ecco che sto immaginando quel che sarà... ho voglia di scoprirlo, DEVO sapere come va a finire. Ecco, il nodo dei pensieri ormai è sciolto (flusso di coscienza... caro il mio James Joyce, ora ti comprendo e ti apprezzo ancora di più), posso tornare agli impegni che si fanno sempre più pressanti (tanto per rimanere in tema).
Grazie per la pazienza, prometto che per un po' non vi romperò più... parola di giovane marmotta!!!
Un momento prima sono sereno, rilassato, tranquillo... e un momento dopo è tutto ribaltato.
Crescere è faticoso, sembra una frase fatta e invece posso assicurarvi che non lo è. Ogni giorno di più rimpiango le giornate spensierate in cui il più grande dei problemi era decidere se dare calci ad un pallone o giocare a chissà cosa (lo ammetto, ho sempre scelto il pallone, abbiamo un legame speciale io e lui, che va aldilà del semplice attaccamento ad un oggetto), in cui la vita era istintivamente semplice e naturalmente bella (ammetto anche i miei problemi con la ridondanza degli aggettivi, ma sto cercando di disintossicarmi).
Anche oggi per me la vita è splendida (non smetterò mai di ripeterlo, e di ripetermelo), ma ci sono degli intervalli in cui tutto ti pesa enormemente, e sono quei giorni in cui pensi al passato, agli anni volati via, a tuo fratello che fino a un attimo fa correva sorridente in sella al suo triciclo e che oggi si prepara agli esami di maturità con lo stesso splendido sorriso, o al fratellino che "sembra ieri" che lo tenevi in braccio piccolo e indifeso, pensando a come proteggerlo dalle brutture del mondo, e oggi ti stupisce e ti spiazza quando lo senti parlare come un piccolo ometto.
Sono malinconico, lo so, ma a volte mi prende così, non vi preoccupate però, mi passa subito; ripenso a quello che è stato, ai bei ricordi, alle amicizie a agli amori, alle notti insonni e a quelle di placido riposo, ed ecco che sto immaginando quel che sarà... ho voglia di scoprirlo, DEVO sapere come va a finire. Ecco, il nodo dei pensieri ormai è sciolto (flusso di coscienza... caro il mio James Joyce, ora ti comprendo e ti apprezzo ancora di più), posso tornare agli impegni che si fanno sempre più pressanti (tanto per rimanere in tema).
Grazie per la pazienza, prometto che per un po' non vi romperò più... parola di giovane marmotta!!!
mercoledì 7 giugno 2006
Dedicato a te
Era da tempo che mi riproponevo di farlo (diciamo da quando ho iniziato a pensare seriamente ad aprire un mio blog, e a ciò che avrebbe potuto contenere), e oggi ho finalmente deciso, grazie anche ad una "leggera" spintarella, di scrivere alcune righe per lei (che spero abbia capito ormai); è entrata nella mia vita di prepotenza, inaspettata come solo le cose più belle sanno essere. Un piccolo e caldissimo raggio di sole che mi ha illuminato (e continua ad illuminare) il viso, quando un po' di luce era tutto ciò di cui avevo bisogno.
Mi hai aperto il tuo cuore, confidandomi sogni, speranze, delusioni e gioie; e mentre io mi preoccupavo per le tue sofferenze e mi rallegravo nel vederti felice, senza che neanche te ne accorgessi mi hai tirato su di morale quando le cose non andavano come avrei voluto.
Giovane donna, carattere forte, animo gentile, bimba giocosa e indisciplinata, nonostante le distanze ormai sei costante presenza in ogni giorno.
Ci sono state anche incomprensioni (che sei permalosetta te l'ho mai detto?), anche perchè ammetto di non avere un carattere facile, soprattutto ora che ho scoperto di essere nei tuoi riguardi più possessivo di quanto pensassi, ma nonostante tutto, a distanza di un po' di tempo da quando ci siamo conosciuti, ho più che mai voglia di dirti che ti voglio bene, e di augurarti di poter sempre vivere la vita che desideri, circondata da persone che amino e apprezzino tutto quello che sei...
Un bacio solo, ma enorme,
TRU
Mi hai aperto il tuo cuore, confidandomi sogni, speranze, delusioni e gioie; e mentre io mi preoccupavo per le tue sofferenze e mi rallegravo nel vederti felice, senza che neanche te ne accorgessi mi hai tirato su di morale quando le cose non andavano come avrei voluto.
Giovane donna, carattere forte, animo gentile, bimba giocosa e indisciplinata, nonostante le distanze ormai sei costante presenza in ogni giorno.
Ci sono state anche incomprensioni (che sei permalosetta te l'ho mai detto?), anche perchè ammetto di non avere un carattere facile, soprattutto ora che ho scoperto di essere nei tuoi riguardi più possessivo di quanto pensassi, ma nonostante tutto, a distanza di un po' di tempo da quando ci siamo conosciuti, ho più che mai voglia di dirti che ti voglio bene, e di augurarti di poter sempre vivere la vita che desideri, circondata da persone che amino e apprezzino tutto quello che sei...
Un bacio solo, ma enorme,
TRU
giovedì 1 giugno 2006
Svegliarsi la mattina...
...e sentire che c'è qualcosa che non va, che il tempo sta passando, la vita si complica, le opportunità sfumano; a qualcuno sarà capitato, no? E non mi venite a dire che tutti siete come nelle famigliole delle pubblicità, belli, felici, sorridenti, che hanno solo il problema di decidere quali merendine mangiare o quanti milioni di rame deve avere il rasoio.
A me capita, fortunatamente non spesso, però capita. Ci sono mattine in cui mi sveglio e il primo pensiero a passarmi per la testa, la prima parola ad affiorarmi sulle labbra è "PERCHE'", come mai sono qui e non altrove, cosa sto lasciando di mio nel mondo, per che cosa mi si ricorderà quando il mio tempo sarà passato....
Giusto per fare un esempio, un po' stupido e infantile ma abbastanza chiaro, fino a qualche anno fa ero ancora assolutamente convinto che se solo avessi avuto davvere la volontà di provarci sarei potuto diventare un calciatore professionista; per carità, sono ancora convinto di avere tutte le qualità necessarie (e forse anche qualcuna di più, a partire dal fatto che sono piuttosto a mio agio in mezzo ai congiuntivi), ma il "momento giusto" è passato tanto tempo fa. Oggi mi accontento di passare più tempo possibile con un pallone tra i piedi, perchè è una cosa che mi rilassa e rasserena, che mi dà gioia (e se a qualcuno può sembrare una esagerazione sappia che Così è (se vi pare))!
Nonostante questa valvola di sfogo, a volte mi sento comunque ingabbiato da aspettative che non so neanche più se vale la pena soddisfare, e in quegli stessi momenti penso a quanto potrebbe essere bello poter cambiare tutto, allontanarmi dai soliti volti, dalle solite voci che ripetono i soliti discorsi giorno dopo giorno sempre più uguali a se' stessi, e ricominciare tutto da zero (o magari da tre).
Tante volte ho pensato "...potessi tornare indietro, quante cose farei in maniera diversa!", ma in fondo sono le esperienze che viviamo a determinare le persone che saremo, e per quello che oggi io sono ringrazio chiunque sia passato nella mia vita, per pochi minuti o per lunghi anni, chi c'è da sempre e chi è arrivato da poco, chi mi ha amato ed è stato riamato, chi mi ha odiato ed è stato ricambiato, chi mi ha deluso e temprato il cuore, rendendomi quello che oggi sono, ma soprattutto rendendomi orgoglioso di essere come sono a dispetto di difetti e debolezze!
P.S. Per queste righe di sfogo non prendetevela solo con me, ma anche con una bruttissima giornata dopo settimane di sole, con canzoni tanto belle quanto melanconiche, e con quel pizzico di "mal de vivre", naturale conseguenza del lento ma inesorabile passare del tempo.
A me capita, fortunatamente non spesso, però capita. Ci sono mattine in cui mi sveglio e il primo pensiero a passarmi per la testa, la prima parola ad affiorarmi sulle labbra è "PERCHE'", come mai sono qui e non altrove, cosa sto lasciando di mio nel mondo, per che cosa mi si ricorderà quando il mio tempo sarà passato....
Giusto per fare un esempio, un po' stupido e infantile ma abbastanza chiaro, fino a qualche anno fa ero ancora assolutamente convinto che se solo avessi avuto davvere la volontà di provarci sarei potuto diventare un calciatore professionista; per carità, sono ancora convinto di avere tutte le qualità necessarie (e forse anche qualcuna di più, a partire dal fatto che sono piuttosto a mio agio in mezzo ai congiuntivi), ma il "momento giusto" è passato tanto tempo fa. Oggi mi accontento di passare più tempo possibile con un pallone tra i piedi, perchè è una cosa che mi rilassa e rasserena, che mi dà gioia (e se a qualcuno può sembrare una esagerazione sappia che Così è (se vi pare))!
Nonostante questa valvola di sfogo, a volte mi sento comunque ingabbiato da aspettative che non so neanche più se vale la pena soddisfare, e in quegli stessi momenti penso a quanto potrebbe essere bello poter cambiare tutto, allontanarmi dai soliti volti, dalle solite voci che ripetono i soliti discorsi giorno dopo giorno sempre più uguali a se' stessi, e ricominciare tutto da zero (o magari da tre).
Tante volte ho pensato "...potessi tornare indietro, quante cose farei in maniera diversa!", ma in fondo sono le esperienze che viviamo a determinare le persone che saremo, e per quello che oggi io sono ringrazio chiunque sia passato nella mia vita, per pochi minuti o per lunghi anni, chi c'è da sempre e chi è arrivato da poco, chi mi ha amato ed è stato riamato, chi mi ha odiato ed è stato ricambiato, chi mi ha deluso e temprato il cuore, rendendomi quello che oggi sono, ma soprattutto rendendomi orgoglioso di essere come sono a dispetto di difetti e debolezze!
P.S. Per queste righe di sfogo non prendetevela solo con me, ma anche con una bruttissima giornata dopo settimane di sole, con canzoni tanto belle quanto melanconiche, e con quel pizzico di "mal de vivre", naturale conseguenza del lento ma inesorabile passare del tempo.
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