Guardarti partire, altro non posso, e sentire il vuoto, perdermici in un goffo tentativo di attraversarlo.
Non ho più direzione e i piedi sono stanchi, da tempo guidano loro la marcia senza sapere dove andare, movimento casuale alla ricerca di cose che non so. Tanta era la foga di trovare che credo di aver perso di vista l'obiettivo.
Verso una lacrima per uno sguardo che si volta. Una lacrima per spalle che si allontanano. Una lacrima per i sogni che muoiono soli, in silenzio. Una lacrima perché che ho desiderato odiarti tanto da non voler rivedere più il viso. Una lacrima perché so di non essere in grado di farlo. Una lacrima perché sei la più bella e la più distante.
Credevo di non avere più lacrime ed invece sento le guance bagnarsi. Credevo che lasciarti andare via sarebbe stato più semplice ed invece continuo a soffrirne...
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