Che si lascia infastidire da quello che non può controllare e ancora di più da quello che egli stesso provoca.
Che crede in alcune cose e cerca di convincersi che in realtà non la pensa così.
Che ogni volta che affronta i suoi demoni ne esce irrimediabilmente sconfitto.
Che vorrebbe fare 1000 ed è così stanco e disilluso da riuscire a malapena a fare 10.
Che si domanda se c'è un senso, e quando il senso lo trova si domanda qual è il senso di quel senso.
Che prova sensazioni e non le butta fuori per paura che, e quando invece non prova nulla vorrebbe sapere dove sbaglia.
Che non è cattivo e invece dovrebbe, che non è insensibile e invece dovrebbe, che dice di lasciarsi scivolare le cose addosso e lo vorrebbe... ma all'atto pratico non ci riesce.
Che si comporta come un asociale perché è stanco della "socialità" che lo circonda.
Che scrive parole che poi non ha voglia di rileggere e che non pronuncia parole che vorrebbe urlare forte.
Che fuori cerca di essere comprensivo e presente anche quando dentro è vuoto e freddo.
Che si chiede come sta, univoco, perché un pensiero lì c'è sempre.
Che non ha più voglia di.
Che stringe i pugni troppo spesso.
Che si pente di tutti i suoi sbagli, ma di uno proprio no, non ce la fà davvero.
Che ancora immagina ciò che non sarà e si chiede cosa ne sarà... di lui... e del resto.
Che uomo è un uomo di rabbia?
ON AIR: Pino Daniele - Voglio di più
[...]
Io che ho visto un uomo
e una campana
stare insieme a gridare per ore
io che ho visto il mare
oggi sono stanco
[...]
Io che ho visto un uomo
e una campana
stare insieme a gridare per ore
io che ho visto il mare
oggi sono stanco
[...]
Nessun commento:
Posta un commento