Quando mi sono svegliato questa mattina mi ero ripromesso di non scrivere, di lasciar scivolare via questa giornata cercando di non pensarci troppo... invece mi ritrovo qui davanti a queste pagine e a tutto quello che significano per me e le dita si muovono senza obbedire alla mia volontà.
Oggi è San Valentino, fuori c'è un bellissimo sole ma non ho voglia di festeggiare, non ho una donna con cui festeggiarlo. Sapevo che questo sarebbe stato un brutto periodo ma non lo avevo immaginato così nero. Da tempo mi sento come se fossi entrato in una lunghissima galleria di cui non si vede la fine. Io corro, corro disperatamente fino a non avere più fiato mentre tutto intorno resta uguale e se mi fermo sembra che non abbia fatto un passo. Sono così stanco, a volte ho l'impressione di scorgere la luce fuori di qui e allora moltiplico i miei sforzi. E' solo un'illusione, peccato che con un inquietante gioco prospettico questo dannato tunnel torni ogni volta ad allungarsi, ad inghiottirmi.
Sapete, comprendo che dalle mie parole possa trasparire una mancanza di fiducia, forse addirittura "un pipito" (cit.) di autocommiserazione. Potrei addurre mille giustificazioni, dire che ho il difetto di drammatizzare accadimenti già di per sè abbastanza tristi o che doverla lasciare andare dopo averla amata tanto (e non potete immaginare cosa voglio intendere con "tanto") mi ha svuotato interamente, sarebbe tutto vero. Potrei parlarvi di gelosie, risentimenti, rabbia, di lacrime che ho trattenuto a fatica, di altre che non mi è riuscito di fermare, di suppliche, prese di coscienza, di invocazioni al cielo, di una mancanza di serenità che dura da così tanto che non ricordo neppure quando è iniziata. Potrei raccontarvi questo e tanto altro ancora ma la verità è che ho paura.
Sono terrorizzato all'idea di perderla, e ancor più mi atterrisce il pensiero che potrei perdere me stesso. Rimanere solo mentre continuo a inseguire un sogno che non arriverà mai è quello che più mi spaventa. Ero pronto ad impegnarmi con lei, avrei accettato per lei di cambiare qualsiasi cosa, consapevole che tante rinunce, tanti sforzi avevano avuto il fine di farmela incontrare. Adesso, e lo dico con nel cuore tutta l'angoscia che un uomo possa sopportare, non ho più nessuna certezza. Come un sacchetto di plastica soffiato via dal vento la vita mi spinge qua e la senza preoccuparsi di me... del resto chi si preoccupa di una busta come tante altre?
Ho creduto di essere diverso, speciale, ho peccato di superbia e sono stato per questo giustamente punito. Quanto più sei in alto quando cadi, tanto più l'impatto è devastante.
Chiedo scusa a tutti, perdonatemi... cercavo solo di afferrare un sogno...
Cavolo, San Valentino quest'anno ha proprio fatto stragi eh? Anche se mi dispiace davvero per la tua sofferenza mi fa piacere vedere che sono rimasti ancora in giro uomini romantici... a cui piacerebbe davvero dare un senso alla festa degli innamorati!^^
RispondiEliminaSe ti può consolare nemmeno io ho festeggiato...
Secondo me non devi giustificarti con nessuno... sfogati, sfogati più che puoi!
Fa bene... è terapeutico (finchè non ci si crogiola, ovvio!).
Bacioni... e tirati su, ormai anche quest'anno è passato!
Nuvola*