Cerco di nascondermi, allontano il pensiero, poso lo sguardo altrove, non voglio che veda, che capisca quanto mi addolori lasciarla andar via ancora e ancora. Gli occhi però non sono in grado di mentire... "guardami, cos'hai?".
E voler gridare che non è giusto mentre tutto quel che esce dalla bocca è un sussurro. Voler prendere quella maledetta valigia e svuotarla, scaraventarla lontano, un gesto inutile, pur sempre un gesto.
La cerniera che si chiude è come un laccio che mi stringe il collo, e per un attimo non riesco a respirare. Vuoto d'aria.
"Ti accompagno", l'illusione che sia ancora qui. Un saluto, una carezza, c'è così tanto sole ed io vedo solo ombre. La sua schiena sempre più lontana, deja-vu, ogni volta perderla con la speranza di ritrovarla.
Dicono che non ci si può ribellare al proprio destino, io non credo che sia così; destino è quello che scegliamo, le azioni che compiamo, quelle che restano sospese. Sono io. Costruisco il mio destino attimo per attimo, preso dalla dannata paura di sbagliare. E con il coraggio di non tirarmi indietro...
ON AIR: Epo - Luce propria
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