La mia vita è faticosa. Sono un cuore e lavoro ventiquattro ore su ventiquattro, mai un giorno di ferie o una mezz'ora per prendere un aperitivo assieme agli amici reni. E' un lavoro impegnativo, oserei direi che ho un ruolo vitale nell'organigramma aziendale ma non vorrei peccare di presunzione. E' dura ma, come sempre accade a chi ha grandi responsabilità, a volte ottengo anche grandi soddisfazioni.
Ad esempio, prendiamo qualche giorno fa, credevo di dover trascorrere una giornata di normale amministrazione e invece c'è stato di che sudare.
Il capo si è alzato piuttosto tardi, la sera prima avevamo fatto un po' tardi, dunque buona parte della mattinata è stata piuttosto tranquilla; le cose sono iniziate a farsi complicate subito dopo le solite faccende quotidiane, colazione, abluzioni mattutine eccetera. D'improvviso ho dovuto rispondere a un accenno d'ansia accelerando un po' il battito... niente di particolare ma dopo un paio di impennate di ritmo ho iniziato a chiedermi cosa stesse succedendo, così ho chiesto un po' ai miei vicini e mettendo insieme i vari brandelli di informazione (sono un cuore molto intuitivo!) ho capito che il motivo era lei. Il capo aspettava di andarla a trovare, strano che non lo abbia capito subito, eppure in passato è successo spesso che lei moltiplicasse il mio lavoro, dovrebbe pagarmi gli straordinaridi cui è causa!
La situazione si è stabilizzata fino a che non siamo usciti di casa, e da li è stata una progressione costante lungo tutto il tragitto... passo, battito, passo battito, passo, due battiti, passo, tre battiti... ad un certo punto mi sono sentito un treno lanciato a tutta velocità ed il capo deve essersene accorto perchè ha tirato un paio di respiri profondi lasciandomi il tempo di riacquistare un'andatura più o meno regolare. Peccato che la quiete non sia durata granché!
Dovete infatti sapere che ogni volta che il capo la vede non riesce più a controllarsi e a controllarmi... cerca di fare lo spavaldo o l'indifferente ma so io che succede qui dentro!!! I muscoli entrano tutti in tensione, lo stomaco sobbalza, i polmoni cercano di inspirare quanta più aria possibile e io, povero cuore costretto a pompare sangue dapperttutto con tutta la forza di cui sono capace per evitare che il capo svenga come una femminuccia.
Non so davvero cosa il capo veda in lei, fino a non molto tempo fa erano problematiche per me tanto la sua presenza quanto la sua assenza; oggi per fortuna sembra che il boss abbia trovato una certa capacità di autocontrollo; cionostante ogni volta che sta vicino a lei il mio lavoro aumenta, e non sempre per agitazione o nervosismo. Un sentimento molto forte lega il mio capo a questa ragazza, si capisce da come batto per lei, diversamente da come batto per chiunque altro.
A volte mi chiedo cosa fa il suo cuore e mi sorprendo a desiderare che almeno per una volta pulsi all'unisono con me.
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