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venerdì 28 maggio 2010

Per te che non hai volto eppure sei così presente

Per le tutte le parole che abbiamo detto, che sono solo parole eppure a volte sono tanto concrete che le puoi toccare.
Per i sentimenti che non puoi ignorare.
Perché, soprattutto quando non ci credi, sei speciale.

Perché tu non smetta di credere in te finché c'è qualcuno che ha fiducia, ed io in te ci credo.

ON AIR: Depeche Mode - Precious

sabato 19 gennaio 2008

Al tramonto mi sento un po' così

Nei giorni appena trascorsi affacciandomi alla finestra non vedevo altro che nubi minacciose. A volte la minaccia si compiva e piogge torrenziali piombavano giù facendomi ringraziare l'indolenza che mi sta tenendo chiuso in casa, altre volte il tamburellare delle gocce sui vetri diventava il sottofondo di malinconici giorni invernali, figli di rimorsi e ambizioni disattese, altre volte i presagi di "fulmini e tempeste" rimanevano in potenza e quei nuvoloni restavano ad osservare, eterni guardiani del tempo, gli affanni del mondo a cui fanno da tetto.

Oggi però appena alzatomi dal letto sono andato come ogni mattina ad aprire la finestra e mi ha piacevolmente sorpreso essere avvolto da un sole caldo, quasi primaverile. Ho abbozzato un sorriso mentre stringevo gli occhi per abituarli gradualmente alla luce e pensavo tra me e me "...finalmente!".

Nel momento in cui scrivo il cielo ha cominciato a colorarsi di delicate sfumature di rosso; è l'ora del tramonto, il momento in cui mi sento più calmo. Vedere le strade, i palazzi, gli alberi drappeggiati dagli ultimi raggi del sole morente mentre le prime luci delle case e dei lampioni si accendono timide mi fa sentire vicino all'essenza delle cose, piccola parte di un tutto ordinatamente disordinato.

Mi piace pensare che lassù, oltre questo cielo terso, ci sia Qualcuno che ci osserva con curiosità, che soffre dei nostri dolori (e per questo ammanta i cieli di grigio) e ride delle nostre gioie (e il suo sorriso ha lo stesso calore e colore di una mattina d'estate). Mi piace pensare che qualcosa stia cambiando.

Puoi attraversare il buio di una notte così lunga da sembrare eterna ma se hai la forza di accettare che l'universo si muova secondo le sue leggi, accantonando la presunzione di potergli mettere fretta e accettando di aspettare pazientemente, ci sarà sempre un altro giorno di sole...

giovedì 6 settembre 2007

Uno sguardo vale più di mille parole

Mi piacciono le parole, tutte, il loro suono, le sfaccettature, il delicato equilibrio tra significati e significanti. Fossi nato un paio di migliaia di anni fa probabilmente avrei fatto l'oratore, oggi no, oggi sento discorsi senza capo nè coda, ragazzini che parlano come se stessero scrivendo un sms (a proposito, fatemi una cortesia, tornate ad usare tutte quelle belle lettere tanto care alla lingua dei vostri padri, basta acronimi, ve ne prego!), usi quantomeno opinabili di congiuntivi e consecutio temporum.
Mi piacciono le parole eppure, quando conta davvero, loro si rifiutano di uscire...
I discorsi restano sospesi ed è così strano, perché tu sai cosa vorresti dire, ogni frase l'hai ripetuta nella testa migliaia di volte, l'hai lavorata, ripulita, smontata e ricostruita per far si che il messaggio venisse compreso, però la lingua non è più sotto il tuo controllo, timida, non ha la forza di pronunciare altro che monosillabi.
Allora capisci che probabilmente le parole non contano poi molto, e che tutto quello che avresti voluto dire ce  l'hai scritto a chiare lettere negli occhi e loro non mentono, non si ingarbugliano, non farfugliano parole smozzicate... possono essere sfuggenti, timorosi, magari anche un po' spaventati ma alla fine capitolano e tornano a posarsi su quello che hanno desiderato vedere per così tanto tempo, alla ricerca di altri occhi, e labbra, naso, e mani e corpo, e poi di risposte a domande mai fatte e di cure per dolori indimenticati.
Avresti voluto abbracciarla forte, avresti voluto parlarle, raccontarle mille cose ed invece non sei riuscito quasi neppure ad avvicinarti... ma non importa, ciò che conta è averla potuta guardare ancora una volta negli occhi.