120 lunghissimi minuti di passione, di sudore e botte, lacrime e sangue, volontà e coraggio, e ancora nulla è deciso... 4 sfide uomo contro uomo, sogno contro sogno, hanno dato solo un leggero, fragilissimo vantaggio... e ora ci si gioca tutto alla fine, a quell'ultimo rigore che può portarti in paradiso o farti sprofondare nell'abisso.
Siamo tutti insieme, abbracciati a centrocampo nel tentativo di resistere allo stillicidio di forze nervose; tocca a me tirare, mi avvio lentamente verso l'area sotto i fischi della curva avversaria. Quasi non li sento, il mio mondo è una striscia di prato che porta verso il dischetto del rigore, in pochi secondi rivedo le scene di una vita passata calciando un pallone, dal campetto di periferia pieno di ragazzini che fingevano di essere i campioni ammirati tante volte in tv fino agli stadi di serie A, ora che un campione sono io, o quasi. Rivedo le prime vittorie, la gioia degli amici, dei miei genitori dopo tanti sacrifici, e le delusioni, gli sbagli, i rimpianti.
Ancora pochi passi... coraggio... un ultimo sforzo... il portiere avversario mi guarda, ha un sorriso beffardo, crede di potermi fermare, ancora non sa che non è possibile, che stanotte niente e nessuno può impedirci di trionfare... questa vittoria è nostra, lo dice la storia, lo dice il destino, lo dicono le stelle che ci illuminano sotto questo cielo straniero, che fanno il tifo per noi. Questa notte non ci sarà sconfitta, solo gioia, interminabile gioia, esplosione di emozioni, desideri realizzati, l'obiettivo di tutta una vita finalmente a portata di mano, i sogni di bambino così vicini a diventare realtà.
Non sarò io a sbagliare, non questa sera, è troppo importante... in questo corpo non ci sono più soltanto io, ci sono tutti i miei compagni, il mio sguardo sereno è anche il loro. Ecco il pallone, compagno di vita, amico fidato, questo è l'ultimo tiro... coraggio.
Qualche passo indietro, il tempo di respirare l'attesa, anestetizzare ogni emozione, ora tutto scompare, sono solo, non sento più nulla, l'unica cosa che vedo è la porta, si, è li che tirerò, ho deciso, non ci arriverà, non ce la può fare, questa è la nostra coppa, lo è sempre stata, da prima ancora che arrivassimo così vicini da poterla sfiorare.
Un rumore mi richiama alla realtà, sono passati pochi secondi eppure io mi sento diverso, arriva il fischio finalmente, parto, la palla andrà in rete, lo so, colpisco, il portiere avversario non può arrivarci, la rete si gonfia, per un brevissimo istante non ho più coscienza, poi le urla, la gioia, è fatta, lacrime agli occhi, stavolta di gioia, abbiamo vinto, siamo i più forti,
siamo i campioni del mondo!!!
P.S. Come sei bella, darei tutto per poterti alzare al cielo!!!