Forse dovrei uscire, prendere un po' d'aria, aprire le porte di casa prima e quelle dentro me poi, magari va anche bene la stessa chiave. Forse dovrei uscire... ma per andare dove?
Sabato sera a casa?
Che palle! Che cosa da vecchi (che poi non diciamolo troppo in giro ma a me dei vecchi mi hanno anche preso per il culo perché non ero alla notte della taranta, e se avessero potuto vedere il mio sorriso un po' tirato avrebbero capito di aver toccato un tasto dolente... io volevo esserci eccome!!!). Sabato sera a casa, non avevo nessuna voglia di muovermi da qui, ho troppi conti in sospeso con me ed ho colto l'occasione per iniziare a regolarli.
Ma come, proprio di sabato?
Beh, è capitato, non ho mica aspettato apposta una intera settimana, che poi sabato qui non c'è mai nessuno e allora che fare? Scendere in città? Immalinconirsi davanti al mare, davanti ad amori ostentati, ad amori timidi e impacciati, ad amori vivi e vissuti? No, resto a casa a pensare pensieri senza fine, perché son fatto così (comoda come spiegazione, vuol dire tutto e niente, come sono fatto però ora non ho voglia di spiegarlo, magari ve lo dico un'altra volta dai) e ho bisogno di vivere ogni cosa in maniera grandiosa, quasi teatrale.
E stasera? Almeno stasera che è domenica uscirai, vero?
Non credo proprio, ho ancora tante belle immagini da rivedere, con la mente e con il cuore, e tanta tristezza da assorbire pensando a corpi amati in braccia altrui, e sogni da sognare, in cui i desideri sono realtà, in cui io sono solo un piccolo uomo ed ho accanto una piccola donna a cui sussurro "non avere paura di me" .
Dovrei senza dubbio uscire, altro che forse, però non lo farò, devo prima ritrovare me stesso... e magari anche le chiavi di casa.
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