Rabbia. La sente dentro, montare sempre più, senza controllo. Come se gli avessero acceso un fuoco al centro del petto e l'incendio divampasse senza controllo, diffondendosi a tutto il corpo. Non agli occhi però, si rende conto che ha la vista offuscata. Gli occhi umidi, non vuole piangere ancora, si sente così debole eppure batte i pugni sul tavolo, con violenza, in un'improvviso scatto d'ira così estraneo alla sua natura e per questo ancor più volento si alza, e inizia a colpire l'aria vedendo in essa un volto, null'altro che la proiezione di tanto dolore.
Si lascia andare sul letto, sfinito, ormai non ne può più, vorrebbe solo poter abbassare le palpebre con la facilità con cui tira giù le persiane e dormire. Dormire e dimenticare. Dormire e smettere di continuare a lacerarsi il cuore. Vorrebbe spegnersi, e risvegliarsi in un mondo diverso, vivo di persone diverse, ma non ci riesce. Troppi i pensieri, i fili da annodare, troppe le parole e i gesti che esigono nuova attenzione. Sente un pulsare sordo e costante alle tempie, un dolore che si irradia fino alla mascella e si accorge che sta serrando i denti. E' la sua reazione, come se avesse paura che anche un solo spiraglio aperto possa trasformarlo nella copia mal riuscita del vaso di Pandora.
Cerca di rilassarsi, qualche respiro profondo, lascia che la tensione nei muscoli si allenti ma la Domanda, la madre di tutti i quesiti, torna a tormentarlo come un vecchio disco incantato... perché?
Si è dato almeno un milione di risposte, altrettante ne ha sentite da amici e non, eppure sembra che nessuna lo abbia mai convinto davvero.
Si sente sconfortato, deluso, amareggiato da qualcosa che pure sapeva sarebbe accaduto. Forse però la cosa che lo spaventa di più è che si sente svuotato, senza avere la minima idea di come reagire, al contrario chiedendosi se vale davvero la pena di reagire.
Ha perso tutte le sue battaglie.
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mercoledì 29 ottobre 2008
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sabato 19 aprile 2008
Quando tutto sbiadisce
Cosa rimane quando dai tutto te stesso e quel che resta è una parentesi?
Quando ti rendi conto che la persona che per te contava di più al mondo non ha mai compreso davvero quello che provavi?
Quando ti dicono che ti comporti come un tredicenne e non sai come spiegare che forse è vero, le azioni e le parole sono quelle di un ragazzino, ma il cuore e i sentimenti sono quelli di un uomo?
Quando scopri che qualcun'altro ha deciso per te?
Quando ti chiedono di rinunciare all'unica che hai amato davvero e lo fai perché non farlo significherebbe farla soffrire ancora?
Quando ti senti stupido per aver rinunciato ad andare fino in fondo perché dentro di te non potevi fare a meno di pensare che "no, così non è giusto"?
Quando desideri qualcosa così intensamente da dimenticare tutto il resto?
Quando un profumo ti ricorda lei e scopri che stai trattenendo le lacrime a fatica?
Quando incontrarla per caso ti fa così male che vorresti sparire?
Quando vorresti credere a chi ti dice che tutto andrà bene sebbene tu sappia perfettamente che non sarà mai così?
Quando hai paura perché non riesci a mandarla via?
Quando soffri perché è stata la prima, temi che sia l'unica e sei certo che resterà sempre la più importante?
Quando ogni sera, prima di addormentarti, con gli occhi ormai chiusi per metà, il tuo pensiero torna ad uno di quei momenti in cui lei era perfetta... in cui lei era lei?
Quando pensi a quella sera che per gioco le hai chiesto di sposarti e per un secondo ti sei sorpreso a desiderare che ti dicesse di si?
Quando sei così arrabbiato... e confuso... e addolorato da chiederti se ne è davvero valsa la pena?
Quando fai tutto quello che puoi perché l'unica cosa che potrebbe farti stare peggio è il rimpianto di non averci provato fino in fondo?
Quando raccogli un pezzo di luna per lei e lo tieni da parte, al solo scopo di vedere la sua faccia quando te lo chiederà e tu glielo darai?
Quando un bacio è "solo un attimo"?
Cosa rimane quando vorresti non aver mai detto "ti amo"?
Quando ti rendi conto che la persona che per te contava di più al mondo non ha mai compreso davvero quello che provavi?
Quando ti dicono che ti comporti come un tredicenne e non sai come spiegare che forse è vero, le azioni e le parole sono quelle di un ragazzino, ma il cuore e i sentimenti sono quelli di un uomo?
Quando scopri che qualcun'altro ha deciso per te?
Quando ti chiedono di rinunciare all'unica che hai amato davvero e lo fai perché non farlo significherebbe farla soffrire ancora?
Quando ti senti stupido per aver rinunciato ad andare fino in fondo perché dentro di te non potevi fare a meno di pensare che "no, così non è giusto"?
Quando desideri qualcosa così intensamente da dimenticare tutto il resto?
Quando un profumo ti ricorda lei e scopri che stai trattenendo le lacrime a fatica?
Quando incontrarla per caso ti fa così male che vorresti sparire?
Quando vorresti credere a chi ti dice che tutto andrà bene sebbene tu sappia perfettamente che non sarà mai così?
Quando hai paura perché non riesci a mandarla via?
Quando soffri perché è stata la prima, temi che sia l'unica e sei certo che resterà sempre la più importante?
Quando ogni sera, prima di addormentarti, con gli occhi ormai chiusi per metà, il tuo pensiero torna ad uno di quei momenti in cui lei era perfetta... in cui lei era lei?
Quando pensi a quella sera che per gioco le hai chiesto di sposarti e per un secondo ti sei sorpreso a desiderare che ti dicesse di si?
Quando sei così arrabbiato... e confuso... e addolorato da chiederti se ne è davvero valsa la pena?
Quando fai tutto quello che puoi perché l'unica cosa che potrebbe farti stare peggio è il rimpianto di non averci provato fino in fondo?
Quando raccogli un pezzo di luna per lei e lo tieni da parte, al solo scopo di vedere la sua faccia quando te lo chiederà e tu glielo darai?
Quando un bacio è "solo un attimo"?
Cosa rimane quando vorresti non aver mai detto "ti amo"?
martedì 12 febbraio 2008
Felice S.V.
Vaffanculo.... vaffanculo.... VAFFANCULO!
Mi hanno scavato voragini nel cuore, anzi, me le sono procurate da solo.
Cerco di dimenticare, di non pensarci ma come è possibile che non ci riesca? Ci sono cose che ancora non posso vedere, non voglio vederle, prego di riuscire ad evitare di trovarmele sbattute in faccia all'improvviso. Che senso ha soffrirne ancora, preoccuparsi di quello che potrebbe accadere o di quello che so che accadrà?
Guardandola credo che il mondo possa essere migliore, quello che non riesce ad essere migliore purtroppo sono io.
Una fiamma spenta.
Ho bisogno di qualcuno che mi stia vicino, che mi faccia sentire considerato, qualcuno per cui possa rappresentare l'inizio e la fine.
Non sei tu e ti chiedo se puoi, se vuoi, di provare a capire cosa ciò significhi per me, specie in giorni in cui vedi fiori e cuoricini e ragazzini completamente persi nell'immaginare il loro amore. Ogni cosa riporta alla mente tanti desideri, tante speranze, attese che ti hanno portata lontano.
Sono solo e mi pesa, potrei far finta di niente ma cosa ne ricaverei? Solo altro dolore. Milioni di parole, di gesti che avrei voluto e non ho potuto fare, si accumulano e pesano, mi opprimono, mi tolgono il respiro.
In momenti così anche solo una carezza può salvarti dall'inferno.
La situazione non può essere diversa da com'è, neanche io posso esserlo. Odio questi giorni con tutte le mie forze e odio la mia debolezza. Odio stare così e odio il fatto che a volte tu non lo capisca ma mi rendo conto che non è colpa tua.
Non mi entra in testa, hai ragione, e non ci entrerà mai. Non riuscirò mai a vedere quella scena senza sentirmi morire, è questo l'unico motivo per cui dico certe cose. Non per farti del male, unicamente per non farne a me stesso.
Ti chiedo troppo, lo so, ma spero che tu riesca a comprendere la mia pena.
Mi hanno scavato voragini nel cuore, anzi, me le sono procurate da solo.
Cerco di dimenticare, di non pensarci ma come è possibile che non ci riesca? Ci sono cose che ancora non posso vedere, non voglio vederle, prego di riuscire ad evitare di trovarmele sbattute in faccia all'improvviso. Che senso ha soffrirne ancora, preoccuparsi di quello che potrebbe accadere o di quello che so che accadrà?
Guardandola credo che il mondo possa essere migliore, quello che non riesce ad essere migliore purtroppo sono io.
Una fiamma spenta.
Ho bisogno di qualcuno che mi stia vicino, che mi faccia sentire considerato, qualcuno per cui possa rappresentare l'inizio e la fine.
Non sei tu e ti chiedo se puoi, se vuoi, di provare a capire cosa ciò significhi per me, specie in giorni in cui vedi fiori e cuoricini e ragazzini completamente persi nell'immaginare il loro amore. Ogni cosa riporta alla mente tanti desideri, tante speranze, attese che ti hanno portata lontano.
Sono solo e mi pesa, potrei far finta di niente ma cosa ne ricaverei? Solo altro dolore. Milioni di parole, di gesti che avrei voluto e non ho potuto fare, si accumulano e pesano, mi opprimono, mi tolgono il respiro.
In momenti così anche solo una carezza può salvarti dall'inferno.
La situazione non può essere diversa da com'è, neanche io posso esserlo. Odio questi giorni con tutte le mie forze e odio la mia debolezza. Odio stare così e odio il fatto che a volte tu non lo capisca ma mi rendo conto che non è colpa tua.
Non mi entra in testa, hai ragione, e non ci entrerà mai. Non riuscirò mai a vedere quella scena senza sentirmi morire, è questo l'unico motivo per cui dico certe cose. Non per farti del male, unicamente per non farne a me stesso.
Ti chiedo troppo, lo so, ma spero che tu riesca a comprendere la mia pena.
lunedì 24 settembre 2007
Meglio soli che...
Sono solo, la casa vuota, silenziosa. Niente passi strascicati, niente risate né urla, nessun tramestio.
Oggi questa casa è mia, mia e dei miei pensieri, dei fantasmi che mi accompagnano quasi volessero farmi compagnia.
A ben vedere non sono mai solo, ho sempre con me fatti, ricordi, sogni e speranze e quando non ho nessuno intorno prendono vita, si materializzano davanti ai miei occhi per ricordare sbagli, soddisfazioni, gioie e dolori, sforzi e sacrifici.
Che strano, a volte pensi di aver dimenticato e invece tutto è ancora impresso nella mente, solo un po' in disparte -perché bisogna pur fare spazio ai "nuovi arrivati"- e così il passato, non conta se è "ieri" o "dieci anni fa", torna.
Voglio credere che i miei ricordi mi proteggano da quello che mi accade, da ogni colpo che prendo, dalla sensazione di stare cambiando e dalla paura per ciò che questo cambiamento rappresenta.
Mi hanno fatto male... e non parlo di quel genere di dolore che "metti un po' di pomata e vedi che passa", mi hanno ferito dove i segni non si vedono e nonostante questo non scompaiono.
Ora ho paura, perché sento di stare imparando ad odiare, perché non voglio stare di nuovo così male, perché sto perdendo la fiducia (forse immotivata) che avevo nelle persone... in tutte le persone.
So che c'è qualcosa di buono in me e non voglio che me lo portino via, per questo ora che sono solo mi rifugio tra i ricordi, lì in mezzo ci sono i volti e le voci, i profumi e i gesti di chi mi ha dato il meglio di ciò che aveva, di chi mi ha reso migliore...
P.S. 4000 visite... e chi se lo sarebbe mai creso!!! (cit.)
Oggi questa casa è mia, mia e dei miei pensieri, dei fantasmi che mi accompagnano quasi volessero farmi compagnia.
A ben vedere non sono mai solo, ho sempre con me fatti, ricordi, sogni e speranze e quando non ho nessuno intorno prendono vita, si materializzano davanti ai miei occhi per ricordare sbagli, soddisfazioni, gioie e dolori, sforzi e sacrifici.
Che strano, a volte pensi di aver dimenticato e invece tutto è ancora impresso nella mente, solo un po' in disparte -perché bisogna pur fare spazio ai "nuovi arrivati"- e così il passato, non conta se è "ieri" o "dieci anni fa", torna.
Voglio credere che i miei ricordi mi proteggano da quello che mi accade, da ogni colpo che prendo, dalla sensazione di stare cambiando e dalla paura per ciò che questo cambiamento rappresenta.
Mi hanno fatto male... e non parlo di quel genere di dolore che "metti un po' di pomata e vedi che passa", mi hanno ferito dove i segni non si vedono e nonostante questo non scompaiono.
Ora ho paura, perché sento di stare imparando ad odiare, perché non voglio stare di nuovo così male, perché sto perdendo la fiducia (forse immotivata) che avevo nelle persone... in tutte le persone.
So che c'è qualcosa di buono in me e non voglio che me lo portino via, per questo ora che sono solo mi rifugio tra i ricordi, lì in mezzo ci sono i volti e le voci, i profumi e i gesti di chi mi ha dato il meglio di ciò che aveva, di chi mi ha reso migliore...
P.S. 4000 visite... e chi se lo sarebbe mai creso!!! (cit.)
domenica 23 settembre 2007
Fuoco e fiamme
Rabbia dentro, perché offendi la mia intelligenza, perché non fai altro che dimostrare quanto poco vali.
Dietro l'anonimato è facile nascondersi, di certo il fatto di essere reputato persona priva di spina dorsale non ti causa particolari problemi.
C'è una cosa che non capisco... hai ottenuto il tuo scopo e noi stavamo cercando di ricominciare a riprenderci le nostre vite. Con una difficoltà di cui non hai idea stavo iniziando a guardare avanti, dunque che senso ha? Cui prodest? Cosa speri di ottenere ancora?
La gente di merda non merita attenzione ma io non ce la faccio più a tenermi tutto dentro; sei un povero coglione, in più incapace di rendersi conto che sta turbando i fragili equilibri di fragili persone.
Prega Dio che non riesca mai a capire chi sei e pregalo tanto, perché se dovessi scoprirlo stavolta non so davvero come andrebbe a finire...
Dietro l'anonimato è facile nascondersi, di certo il fatto di essere reputato persona priva di spina dorsale non ti causa particolari problemi.
C'è una cosa che non capisco... hai ottenuto il tuo scopo e noi stavamo cercando di ricominciare a riprenderci le nostre vite. Con una difficoltà di cui non hai idea stavo iniziando a guardare avanti, dunque che senso ha? Cui prodest? Cosa speri di ottenere ancora?
La gente di merda non merita attenzione ma io non ce la faccio più a tenermi tutto dentro; sei un povero coglione, in più incapace di rendersi conto che sta turbando i fragili equilibri di fragili persone.
Prega Dio che non riesca mai a capire chi sei e pregalo tanto, perché se dovessi scoprirlo stavolta non so davvero come andrebbe a finire...
venerdì 20 luglio 2007
Ed io aspetto
"Siediti sulla riva del fiume e che aspetta di veder passare il cadavere del tuo nemico."
(Sun Tzu, "L'arte della guerra")
mercoledì 6 giugno 2007
Me ne fotto!
Esatto, avete letto bene, me ne fotto e vado avanti per la mia strada, senza più riguardi per nessuno (e senza preoccuparmi se qualcuno non si degna non dico di salutare ma neppure di porgermi il volto anzichè le sue brutte terga... per quale motivo poi non so), e non venite a dirmi che sono un bastardo, era ora che lo diventassi.
Ho dato troppo a chi niente meritava, ora parte la sperimentazione del nuovo me strafottente e menefreghista, sono le "qualità" che più contano a quanto pare.
Il re è morto, viva il re!
Adieu
Ho dato troppo a chi niente meritava, ora parte la sperimentazione del nuovo me strafottente e menefreghista, sono le "qualità" che più contano a quanto pare.
Il re è morto, viva il re!
Adieu
venerdì 25 maggio 2007
Una finestra anche per me?
Oh can't you see what my love has done,
What it's doing to me
...
Please don't ever let me out of here
What it's doing to me
...
Please don't ever let me out of here
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