Hai mai rimpianti?
sabato 4 aprile 2020
domenica 17 novembre 2019
Di passaggio
Credo che avere un blog ormai sia fuori moda.
Io il mio non lo seguo neppure più da tanto di quel tempo.
Poi ho ascoltato questa canzone e mi sono tornate in mente tante cose. Alcuni ricordi, perlopiù sensazioni. Il tempo, il rimpianto e il sollievo.
A noi ci penso ancora, a volte, questa canzone la lascio qui, non voglio perderla, è per me e anche un po' per te...
Io il mio non lo seguo neppure più da tanto di quel tempo.
Poi ho ascoltato questa canzone e mi sono tornate in mente tante cose. Alcuni ricordi, perlopiù sensazioni. Il tempo, il rimpianto e il sollievo.
A noi ci penso ancora, a volte, questa canzone la lascio qui, non voglio perderla, è per me e anche un po' per te...
Levante - Il giorno prima del giorno dell'inizio non ha mai avuto fine
giovedì 23 agosto 2012
L'evoluzione
Sono uno che sbaglia spesso. Altrettanto spesso persevero, ripetendo all'infinito la stessa sequenza di passi che manda tutto a catafascio; c'è una sorta di predeterminazione nei miei modi di reagire, un partire per la tangente che ancora non ho imparato a controllare.
A volte però succede che impari dai miei errori, raramente ma succede.
Allora provo ad adattarmi alla consapevolezza appena raggiunta, di assimilare i perché e i percome, e di costruire un modello su cui plasmare le reazioni future. In pieno stile darwiniano mi adatto, evolvo la mia specie sperando di sopravvivere più tranquillo.
Però se poi mi rompono i morbidoni le possibilità sono due: o sbotto con annesso assortimento di maleparole accuratamente conservate per le occasioni speciali o mi chiudo in un ostinato mutismo volto ad evitare gli smadonnamenti di cui sopra.
Il senso di tutto ciò? Nessuno, ma tanto qui comando io e faccio come mi pare.
A volte però succede che impari dai miei errori, raramente ma succede.
Allora provo ad adattarmi alla consapevolezza appena raggiunta, di assimilare i perché e i percome, e di costruire un modello su cui plasmare le reazioni future. In pieno stile darwiniano mi adatto, evolvo la mia specie sperando di sopravvivere più tranquillo.
Però se poi mi rompono i morbidoni le possibilità sono due: o sbotto con annesso assortimento di maleparole accuratamente conservate per le occasioni speciali o mi chiudo in un ostinato mutismo volto ad evitare gli smadonnamenti di cui sopra.
Il senso di tutto ciò? Nessuno, ma tanto qui comando io e faccio come mi pare.
ON AIR: Coldplay - Everything's not lost
giovedì 28 giugno 2012
Come se pensassi a te
Ti ho amata con l'appassionata
intensità dei miei vent'anni.
Ti ho amata mentre mi chiedevo cosa
significasse amare, ed i tuoi occhi erano lì ad insegnarmelo.
Ti ho amata tra parole e baci, ti ho
amata sulla punta delle dita.
Ti ho amata di nascosto, come un
segreto che non vuoi raccontare per timore di accorgerti che non è
reale. Ti ho amata nei sussurri.
Ti ho amata quando ti ho vista andare
via, e le spalle di una sconosciuta erano le tue, tua era la sua
risata, tuoi i suoi passi svelti.
Ti ho amata con speranza, ti ho amata
con rassegnazione.
Ti ho amata.
ON AIR: EPO - Luce Propria
giovedì 1 marzo 2012
Non capisci?
Non lo capisci quando parlo con te? Quando parlo di te?
Non lo vedi?
Ci sei dentro, in queste parole. Sei tu. Sono tue.
Sono mie, finché non corrono via, si allontanano, scappano.
Ti sto parlando ora, ascoltami, ascolta. Non te ne accorgi?
La rabbia, è tua anche quella. Il risentimento.
Ciò che si direbbe, che diventa ciò che non si dice.
Mi senti? Mi vedi? Lo vedi, quest'odio che è dentro?
Preferiresti essere indifferente? Non lo preferiremmo tutti?
Non è poi così bello, il silenzio. Il tuo silenzio.
Non comprendi quanto è difficile, a volte? Proprio tu?
Sbagli, impulsività.
Eppure non capisci.
Ci sei dentro, in queste parole. Sei tu. Sono tue.
Sono mie, finché non corrono via, si allontanano, scappano.
Ti sto parlando ora, ascoltami, ascolta. Non te ne accorgi?
La rabbia, è tua anche quella. Il risentimento.
Ciò che si direbbe, che diventa ciò che non si dice.
Mi senti? Mi vedi? Lo vedi, quest'odio che è dentro?
Preferiresti essere indifferente? Non lo preferiremmo tutti?
Non è poi così bello, il silenzio. Il tuo silenzio.
Non comprendi quanto è difficile, a volte? Proprio tu?
Sbagli, impulsività.
Eppure non capisci.
ON AIR: Amor Fou - La convinzione
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mercoledì 8 febbraio 2012
Strisce bianche
E' una di quelle sere in cui dai la colpa al destino. Alle strade che si incrociano.
Scopri che non puoi far altro che spingere forte sull'acceleratore, rallentare come morire, e mentre il paesaggio si sfoca e si confonde il passato è una macchia sullo sfondo che cerchi di non guardare per non provare ancora dolore.
Di notte le domande vengono su da sole, come fari in cerca di orizzonti, illuminando strisce bianche di pensieri.
E ogni risposta è la sbarra di un casello che si apre su una nuova strada.
Scopri che non puoi far altro che spingere forte sull'acceleratore, rallentare come morire, e mentre il paesaggio si sfoca e si confonde il passato è una macchia sullo sfondo che cerchi di non guardare per non provare ancora dolore.
Di notte le domande vengono su da sole, come fari in cerca di orizzonti, illuminando strisce bianche di pensieri.
E ogni risposta è la sbarra di un casello che si apre su una nuova strada.
ON AIR: Radiohead - Karma Police
venerdì 16 dicembre 2011
Mi avete rotto il cazzo
Si, MI AVETE ROTTO IL CAZZO!
Con quell'arroganza, gli sguardi di superiorità, i commenti pieni di scherno. Con il rinfacciare ogni gesto, ogni parola, come se disegnandovi un'aureola sulla testa poteste far credere di essere santi. Con le battutine, gli sguardi di sottecchi, i commenti a mezza voce.
E non vi rendete conto della vostra ottusità, del tarlo dell'ignoranza (intesa neppure come mancanza di conoscenza, bensì come incapacità di cercare la stessa) che vi rende ridicoli. E vi riempite le bocche di titoli accademici, luoghi visti o da vedere, idee prese in prestito.
Io non ho più voglia di sopportare i vostri discorsi sterili facendo finta di nulla, dissimulando la noia sotto un garbato interesse. Non ce la faccio. Non più.
Con quell'arroganza, gli sguardi di superiorità, i commenti pieni di scherno. Con il rinfacciare ogni gesto, ogni parola, come se disegnandovi un'aureola sulla testa poteste far credere di essere santi. Con le battutine, gli sguardi di sottecchi, i commenti a mezza voce.
E non vi rendete conto della vostra ottusità, del tarlo dell'ignoranza (intesa neppure come mancanza di conoscenza, bensì come incapacità di cercare la stessa) che vi rende ridicoli. E vi riempite le bocche di titoli accademici, luoghi visti o da vedere, idee prese in prestito.
Io non ho più voglia di sopportare i vostri discorsi sterili facendo finta di nulla, dissimulando la noia sotto un garbato interesse. Non ce la faccio. Non più.
ON AIR: Marlene Kuntz - A fior di pelle
Tutto quel che ho sono il mio cuore e la mia mente
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