venerdì 28 gennaio 2011

Di esperimenti di scrittura creativa a otto mani

SALLY

L: "Quando ero piccolo credevo a tutto ciò che mi dicevano, ora non ceredo più neanche a ciò che vedo..."

E: ...certo, ci sono stati , a sprazzi, periodi in cui sentivo di potermi fidare, per lo meno del vecchio e della sua Sally, ma poi ho capito che mi stavo solo ingannando.

V: Mi piaceva Sally. Il vecchio la teneva in perfetto stato, con una cura quasi maniacale. Sempre pulita, lucida, gli interni in pelle e il profumo di arbre magique ogni volta che entravo. Sembrava un salotto, mi sentivo a casa.

S: Già, la cara vecchia Sally. Mi dispiacque quando per errore tolsi il freo a mano e la feci scivolare dolcemente verso la scarpata. Quel bastardo, in un modo o nell'altro, avrebbe dovuto pagare ciò che mi aveva fatto.

L: Tornando a casa avevo ancora il suo odore addosso, stavo impazzendo, avrei voluto dissolvermi nell'acido, ma ero certa che non sarebbe bastato... chiudevo gli occhi e vedevo le sue parole e sentivo le sue mani, annusavo i suoi gesti.

E: Tutto era cominciato quella sera, credo fossero all'incirca le 6, perchè ho ancora in mente che il sole mi feriva lo sguardo attraverso il parabrezza di Sally. Ero seduto di fianco al vecchio, mi aveva promesso che mi avrebbe accompagnata alla festa di primavera....sapete, agiocare con gli altri bambini, sulla giostra.

V: Ero elettrizzato, non vedevo l'ora di arrivare. Ero corso incontro alla macchina quasi volando. La mamma mi aveva vestito a festa, avevo passato almeno mezz'ora a cercare di pettinarmi e lei, dopo avermi guardato per un po' divertita, mi aveva tolto il pettine dalle mani riavviandomi i capelli e facendomi una carezza affettuosa. A quel punto avevo sentito il clacson e mi ero precipitato fuori.

S: La brezza della sera, io, Sally e il vecchio sfrecciavamo come il vento sulla 635, ma ancora non era perfetto. Come mi leggesse nel pensiero chiese alla rossa di appoggiarsi dolcemente a lato strada e lei senza esitare ubbidì. Scendemmo insieme e recuperammo il borsone dal baule. Insignificante e vitale, la collanina di perle che il vecchio mi aveva comprato al mercatino due settimane prima. Jenny, il vecchio conosceva Jenny.

E: Come se niente fosse il vecchio torno verso Sally, quasi dimenticandosi della mia presenza. Poi, all'improvviso, si fermò a metà strada pensando a capo chino, come se ad un tratto si fosse ricordato qualcosa di importante. A quel punto volse lo sguardo verso di me, che ero ancora in piedi vicino al baule, e mi accorsi che i suoi occhi erano cambiati... non un cambiamento fondamentale, si erano adombrati di un misto di malinconia e rancore. Il tutto durò un lampo, poi il vecchio ritorno su Sally e mi disse "sali, o ci perderemo quella dannata festa". Penso che fu allora che iniziai a capire.

L: Entrai nel vortice... Io, Sally, il vecchio e Jenny.. Povera piccola Jenny. Per me era tutto, sapeva starti accanto, ti guardava dentro e profumava di buono. No, non era come per gli altri, non la vedevo come una stupida barboncina. Jenny profumava di libertà. Mi ha liberato dal mondo, dal vecchio, da Selly, ed è ancora qua con me. Ora tocca a me liberarmi di lei. Aiutatemi. La amo troppo, ho bisogno di distruggerla

V: Ora ho voglia di fumare ma non riesco a ricordare dove diavolo ho messo le sigarette. Frugo nella borsa e cosa ci trovo? La collana, quella stessa collana di perle di tanti anni fa. E' strano venga fuori proprio adesso, davvero strano.

E: Non ci voleva in questo momento, non proprio ora. Sono già abbastanza sottosopra con il rinnovo del personale, con le circolari sempre più minacciose e poi... beh, e poi non mi arrivano. proprio ora che avrei bisogno di uno slancio per non vedere tutto nero, mi sento trattenuta, anzi, trascinata verso ricordi che speravo di aver rimosso. Vecchio del cazzo.

L: E' stato mentre guardavo quelle carte che ho avuto paura. I conti non tornavano e nel frattempo è arrivata la risposta del medico. Jenny, colei che ho amato e ho cercato di distruggere per troppo amore, senza riuscirci, proprio lei, con la sua rabbia, mi ha ucciso.

ON AIR: Nick Cave & The Bad Seeds - Where the Wild Roses Grow

sabato 1 gennaio 2011


Tantissimi auguri di buon anno
da Patrizia
e da tutti i suoi amici!