venerdì 30 novembre 2007

Dovevo dirti...

...ma ora ho solo voglia di silenzio...

(io ti sorrido ma non puoi più guardarmi
confesso che non ho più armi e sogni qui per te
per te che mi aiutavi ogni giorno a vivere
per te che ora io non vivo più)



ON AIR: Velvet - Dovevo dirti molte cose

martedì 27 novembre 2007

Congiunzioni (astrali)

Quando credi di stare andando avanti e ti scopri a fare un passo indietro.
Quando sai che è tutto sbagliato e non hai i mezzi per cambiare le cose.
Quando ascolti il cuore, quando cedi a false lusinghe.
Quando non sei in grado di farti capire.
Quando hai voglia di odiare e non ci riesci.
Quando hai bisogno di avere qualcuno accanto.
Quando una carezza può cambiare una giornata.
...
Quando?

sabato 24 novembre 2007

Sabato

Un tempo il sabato era il giorno della settimana che preferivo... l'idea che al mattino seguente avrei potuto dormire quanto mi pareva (ossia fino a che la mia adorata genitrice non accendeva la scopa elettrica, e succedeva invero abbastanza presto) mi faceva sentire per mezza giornata del tutto rilassato.

Ora il sabato mi piace molto meno, è desolato. Apprezzo il minimo di quiete che mi garantiscono i fine settimana ma sento anche un forte senso di vuoto. Ogni volta che si va via un pezzo di me segue chi è partito. Così mi sorprendo -con le mani e la faccia nella marmellata- a tirare le somme dei giorni trascorsi.

Sto studiando, il ritmo ancora non è quello dei giorni migliori ma stavolta voglio provare a fare le cose per bene. Un accenno di raffreddore mi ha tenuto chiuso in casa buona parte del tempo, più per precauzione che per reale necessità, e sembra che essere prudente sia servito (dovrei esserlo più spesso). Ho scoperto che i termosifoni di casa mia non hanno la funzione di riscaldare, bensì quella di raffreddare... altrimenti non mi spiego come possa fare più fare più caldo fuori che dentro. Ho parlato.

Ho visto una persona, solitamente fin troppo vivace,  stanca (nello spirito più che nel fisico), abbattuta, apatica, rassegnata, spenta. Ho tentato di capire perché e non sono sicuro di esserci riuscito, come non sono sicuro di averle fatto comprendere quanto le sue preoccupazioni siano immotivate.

Esistono -lo so, le ho viste- persone che sono destinate ad ottenere dalla vita tutto quello che vogliono ed altre che semplicemente si accontentano di quello che viene. Tu sei speciale, rara quindi preziosissima, e sai perfettamente che il fallimento non è una ipotesi contemplata. Non è semplicemente una ipotesi.

Tutto questo io lo so da sempre... ma tu? Hai quello che serve, molto più di quello che serve, e quando ne acquisterai consapevolezza capirai che non incontrerai mai sul tuo cammino ostacoli tanto alti da non poter essere superati... e ricorda che se dovesse servirti una spinta ti basta darmi una voce.

lunedì 19 novembre 2007

"Evviva gli sposi!" ... "Ma si conoscono?"

Premessa: nei giorni appena trascorsi qui sembrava di essere a pochi passi dal Circolo Polare Artico, il che, assieme a un principio di raffreddore che sto cercando in tutti i modi di non aggravare, mi ha fatto passare lungo tempo in casa con una coperta sulle ginocchia come un vecchietto.

Capisco, non è particolarmente eccitante come attività (nè tantomeno è un quadretto di me che possa avere il minimo risvolto erotico) ma è quello che ho fatto; così, vuoi per mie caratteristiche personali, vuoi per una soffusa indolenza generale, mi sono trovato a pensare a tante cose.

Potrei stare qui a parlare dei miei pensieri per ore, forse giorni, forse minuti... ma non lo farò. Anche perchè una sola è stata l'idea degna di nota: riflettevo che se incontrassi la persona giusta e fossi nelle giuste condizioni (nessun problema finanziario o di altro genere) non perderei tempo a chiederle di sposarmi.

Non facciamo confusione però, non parlo del grande amore, quello che si incontra una sola volta nella vita -se ti va bene- anche perchè non penso che esista qualcosa del genere... ci sono così tante persone sulla terra che sarebbe assurdo pensare di poter andare perfettamente d'accordo solo con una di esse; inoltre  la sua ricerca sarebbe disperata e con bassissime possibilità di successo. Però se c'è attrazione -feeling- con qualcuno lo capisci subito, bastano pochi giorni, a volte poche ore o addirittura un unico sguardo e quando senti lei che risponde alle tue domande proprio come ti aspetti che faccia sai che non è più necessario cercare.

Basta uno sguardo a piantare un seme, il vero problema è che non sai mai cosa possa nascere... potrebbe essere un amore forte come una quercia, una passione scarlatta come una rosa o una storia dalla vita breve come un fiore di pesco (fiore rosa...). Tanto dipende dal giardino e forse ancora di più dal giardiniere.

In fondo decidere di sposarsi è sempre avventato, per il semplice motivo che nel momento stesso in cui ti chiedi se vuoi passare la vita con una persona -nè prima nè tantomeno dopo- hai già trovato soluzione alla questione... e non credete a chi vi dice che è una scelta ponderata, basta su chissà quali complicate equazioni, è semplice come decidere che maglia indossare e altrettanto naturale.

Così mi sono domandato: "e io? cosa farei io se una sconosciuta mi si parasse davanti di punto in bianco e mi chiedesse di sposarla? come reagirei? cosa le risponderei?". Immagino che la reazione più logica sarebbe comportarmi in maniera accondiscendente, guadagnare tempo e intanto chiamare la neuro ma non credo di essere abbastanza logico in queste cose. Credo invece che dopo lo stupore iniziale la risposta potrebbe non essere un "no" scontato e banale, questo perchè sarebbe una situazione così assurda, così paradossale, da risultare perfetta, perchè sarei curioso di vedere come potrebbe andare a finire, perchè una persona che dimostrasse il coraggio di fare una cosa del genere andrebbe quantomeno conosciuta -probabilmente anche sposata- e perchè non mi serve altro che guardarti negli occhi per capire.

Mi hanno detto che sono un sognatore, un romantico senza speranza ma non è vero, la mia speranza è questa e pazienza se è un sogno ad occhi aperti e non si realizzerà mai, a me basta credere che sia possibile...

domenica 18 novembre 2007

Tempo di secca...

Ditemi voi se non vi fa venire la pelle d'oca... a me si, anche se l'ho ascoltata almeno un milione di volte, e questo dovrà pur significare qualcosa (a parte il fatto che fa freddo)...

Here we are 
Stuck by this river, 
You and I 
Underneath a sky that's ever falling down, down, down
Ever falling down.

Through the day
As if on an ocean
Waiting here,
Always failing to remember why we came, came, came:
I wonder why we came.

You talk to me
as if from a distance
And I reply
With impressions chosen from another time, time, time,
From another time.
Siamo qui
Ipnotizzati da questo fiume,
Tu ed io
Sotto un cielo che continua a cadere giù, giù, giù
Continua a cadere giù.

Dopo aver attraversato il giorno
Come se fossimo in un oceano
Stiamo aspettando qui,
Sempre senza riuscire a ricordare perchè siamo venuti, venuti, venuti:
Mi domando perchè siamo venuti.

Mi parli
come se lo facessi da molto lontano
E io ti rispondo
Con sensazioni prese da un altro tempo, tempo, tempo,
Da un altro tempo

ON AIR: Brian Eno - By This River

mercoledì 14 novembre 2007

Pride & Prejudice

Ci sono giorni in cui sento tutto il peso della mia inadeguatezza.

E' la vita, chi è più forte sopravvive, perché se riesci a camminare sulla testa degli altri è normale che respiri aria pulita. Io non lo so fare, non ho mai imparato. Mi piacerebbe fregarmene -così tante cose vorrei tirare fuori da me in questo momento, e farne un grosso mucchio e bruciarle- ma non ci riesco.
Mi sono stati insegnati il rispetto, la pazienza, la cortesia, la disponibilità. Ne ho fatto il mio modo di essere convinto com'ero che a fare del bene qualcosa di positivo indietro ti torna. Invece sempre più spesso penso che siano tutte illusioni, utopistiche proiezioni sul mondo che ho attorno -sulla gente che ho attorno- di quello che intorno vorrei avere.
E mi piacerebbe poter dire che ho imparato, che da adesso tutto sarà diverso... io sarò diverso... me ne fregherò di qualsiasi cosa -persona- non sia me o non sia a meno di 10 centimetri da me ma non è così, per cui non prenderò in giro nessuno affermando il contrario.
Sono stato accondiscendente, gentile perché non conosco altri modi d'essere e non me ne pento, continuo a illudermi che sia il modo giusto di vivere e chissà che non riesca a insegnarlo anche a chi mi circonda.
Ma -c'è sempre un ma... o anche più di uno nel mio caso- ho incassato parecchi colpi negli ultimi tempi ed ho pazienza e nervi tanto tesi da avere iniziato a sfibrarsi a poco a poco. A lungo andare finiranno per spezzarsi, questo il motivo che mi spinge a chiedere anticipatamente scusa.
E' solo che la frase che ho sentito più spesso di recente è "è fatto/a così, non prendertela". No, non me la prendo, mando giù pensando che ho le mie responsabilità, e voglio dire una cosa sola che sembra sfugga con troppa facilità a troppe persone (me compreso)... sono fatto così anch'io, ho i miei difetti, tanti, le mie insicurezze, i mei sogni ,e ben nascosto, anche qualche pregio.

Ho la mia testa e non prendo le parole alla leggera.

Alta Fedeltà

"Forse noi viviamo troppo protesi verso un apice, dico noi che assorbiamo emozioni da mattina a sera, e di conseguenza non riusciamo mai a sentirci semplicemente contenti: noi dobbiamo essere o disperati, o al settimo cielo..."
(Nick Hornby)

martedì 13 novembre 2007

Goodbye...

L'ho sentita e ne sono rimasto incantato... il pianoforte, la sua voce, una canzone dolce... e malinconica... e velata di speranza... speranza...

[...]
E mi stenderei sul tuo corpo e asciugherei le tue lacrime
ma adesso è troppo tardi per essere come ieri.
Ed il tempo sta correndo via e dobbiamo ancora dirci...
Addio
[...]

ON AIR: Peter Cincotti - Goodbye Philadelphia

lunedì 12 novembre 2007

Tutta questa paura, perché?

...parli ora o taccia per sempre...

Il silenzio dell'Assenza.

Chiamalo come vuoi, ma è quello che è.

Mi chiedo se sia veramente giusto così...

sabato 10 novembre 2007

Impressione

[...]
No, cosa sono adesso non lo so,
sono un uomo, un uomo in cerca di se stesso.
No, cosa sono adesso non lo so,
sono solo, solo il suono del mio passo.
e intanto il sole tra la nebbia filtra già
il giorno come sempre sarà.
[...]

ON AIR: Premiata Forneria Marconi - Impressioni Di Settembre

giovedì 8 novembre 2007

E' arrivato l'Inverno

Giusto un paio d'ore fa guardavo fuori dalla finestra chiedendomi i motivi per cui mi sento così dannatamente malinconico.
Guardavo il cielo coperto, denso di nubi, minaccioso, quasi volesse richiudersi su sè stesso. E' una stupidaggine eppure sembra che il caldo e il freddo e il vento e la pioggia seguano l'andamento del mio umore.

Coincidenze. A guardare il mondo con gli occhi del caso il senso di ogni sforzo sfuma in inutili affanni; puoi costruire una vita intera con qualcuno e -per caso- scoprire che a quel qualcuno una vita con te non bastava e ha deciso di viverne una parallela con qualcun altro, oppure puoi affannarti alla ricerca di lei che non sai neppure se esiste, incontrarla -per caso- e ringraziare il fato... e maledirlo poco dopo perché hai scoperto che avete tempi diversi e che probabilmente sarà così sempre.

Ieri ho sentito una strana sensazione nascere in me: tutto è iniziato nel punto più profondo, il più oscuro -misterioso- lì dove nascono rabbia e amore e odio e delusione. Ero in collera per motivi così stupidi che non vale la pena ricordarli e avevo bisogno di mettere in chiaro alcune questioni. In casi come questi la pazienza non è tra le mie virtù e nell'impeto del momento ho parlato. Non so se tutto quello che ho detto è stato comprensibile e compreso, so solo che più andavo avanti più mi sentivo strano e ascoltere alcune frasi -vedere alcuni atteggiamenti- mi ha dato la piccola spinta che serviva per farmi perdere l'equilibrio.

Ho sentito un peso immenso addosso, ed era il peso delle parole che ho detto, di quelle che mi sono tenuto dentro, il peso di ogni singolo gesto, della leggerezza con cui ho affrontato questioni delicate, il peso dell'incoscienza con cui mi sono lanciato in situazioni più grandi di me, il peso degli atteggiamenti sbagliati nei confronti delle persone sbagliate, il peso dei ricordi e del desiderio che tutto andasse in maniera diversa, il peso delle lacrime e del dolore che esse rappresentano.

Ora mi sento stanco di combattere, svuotato di ogni volontà... fuori il cielo si colora di rosso come le guance di una timida amante, l'aria si sta calmando. Succederà lo stesso anche a me, quando avrò la forza -la voglia- di affrontare davvero i miei demoni.

mercoledì 7 novembre 2007

Mea Culpa

Non sono il tipo da rimpiangere il passato. Ogni volta che ho scelto l'ho fatto con convinzione e se pure le certezze col tempo sono sparite è sempre rimasta la consapevolezza di aver agito nella maniera che al momento ritenevo più opportuna.
Non ho rimpianti... ma se potessi tornare indietro farei di tutto per non far soffrire chi non lo meritava. Mi è stato dato tanto, tutto ciò che mi è stato dato mi ha reso diverso -migliore- ed io non sono mai riuscito a farglielo comprendere davvero.
Sono in ritardo ma... mi dispiace...

lunedì 5 novembre 2007

E' sempre questione di attimi

[...]
ma la mia memoria scivola
mi ricordo limpida la trasmissione dei pensieri
la sensazione che in un attimo
qualunque cosa pensassimo poteva succedere
[...]
e come sempre sei la descrizione di un attimo per me
e come sempre sei un'emozione fortissima
e come sempre sei bellissima
[...]
vorrei poterti credere
sarebbe molto più facile
rincontrarci nei pensieri
distesi come se fossimo
sospesi ancora nell'attimo in cui poteva succedere

[...]

ON AIR: Tiromancino - La Descrizione Di Un Attimo

sabato 3 novembre 2007

Corsi e ricorsi

"Dottore, mi deve aiutare, credo di avere un problema... non riesco ad imparare dai miei errori!"

Penso di aver capito perchè all'epoca il pensiero di Vico mi affascinò tanto, è perchè io sono la dimostrazione in piccolo del fatto che aveva perfettamente ragione. Corsi e ricorsi...ed anch'io ho corso solo per ritrovarmi nello stesso punto da cui ero partito. Immagino sia una mancanza cronica di senso dell'orientamento.

Eppure ero convinto di aver imboccato la strada corretta... e poi dicono che i navigatori satellitari non servono. A pensarci bene non credo che mi sarebbe utile neppure un GPS, l'unica cosa che potrebbe salvarmi sarebbe avere qualcuno che mi osservi dall'alto indirizzando le mie scelte ed i miei pensieri. Vivere da marionetta? No, chi voglio prendere in giro, non ne sarei capace, troppo testardo, troppo orgoglioso per accettare di vivere qualcosa a metà, di dividere i meriti (e le colpe) con qualcun'altro.

Ora che non c'è confusione intorno a me prendo tempo per riflettere. Gli ultimi giorni non ho potuto -non ho voluto- farlo, preso com'ero dal tentativo di dimostrarmi buon ospite. Ora che tutti sono andati via tiro il fiato e provo a chiedermi cosa sono e perché.

E' il pensiero di poter ferire qualcuno che mi preoccupa. Di me m'importa relativamente visto e considerato che so di avere la pelle dura. Questo non vuol dire che sia invulnerabile, o peggio ancora impermeabile, significa solo che ho la strana tendenza ad anteporre, per quanto possibile, i desideri altrui ai miei, consapevole che la considerazione che ho di me mi permetterà di assorbire gli urti meglio di altri (anche più lentamente però, d'altronde non si può avere tutto).

Allontanarmi è stato difficile, lo è ancora adesso. E' un processo lungo, sfiancante, logorante e quello che mi spinge a continuare per questa strada è il sapere di non poter fare altrimenti, oltre che la speranza, l'attesa di un nuovo sguardo che penetri in me -oltre me- facendomi sentire di nuovo completo.

Purtroppo però l'attesa è difficile, è dolorosa, penosa, al punto da farti credere che affrontarla con accanto qualcuno la renda sopportabile. Non ho agito con leggerezza, questo proprio no, ho solo pensato che per un po' avrei fatto bene a non farmi domande. Conscio di avere le risposte, ho creduto di potermi ingannare lasciandole aleggiare vaghe nella mente, indefinite. Pure sono ancora tutte là, ansiose di uscire allo scoperto... lascerò che succeda -devo lasciarlo accadere- per me e non solo.

Ero preoccupato, dubbioso. Sono ancora incerto, non ho idea di quello che succederà ma nel contempo sono anche più tranquillo, perchè dare spazio ai miei quesiti ha portato le giuste risposte, se non a me almeno a chi in questo momento ne ha più bisogno di me.

Tutto sommato ho fiducia nelle mie capacità di giudizio, specie potendo contare sulla presenza di persone che hanno la mia più totale fiducia.