mercoledì 30 luglio 2008

Vacation

Parto.


Vado in vacanza per un po'. Mi allontano per un po' dai pensieri, dalle preoccupazioni. Provo a dimenticare il me che sono quando sono qui e prendo un po' di ferie da me stesso.


Bisogno di mare, di sole, di prendere un po' di colore. Bisogno di vedere facce sconosciute, di ascoltare parole nuove.


Parto, ma tornerò presto...


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martedì 29 luglio 2008

See you soon

Guardarti partire, altro non posso, e sentire il vuoto, perdermici in un goffo tentativo di attraversarlo.
Non ho più direzione e i piedi sono stanchi, da tempo guidano loro la marcia senza sapere dove andare, movimento casuale alla ricerca di cose che non so. Tanta era la foga di trovare che credo di aver perso di vista l'obiettivo.

Verso una lacrima per uno sguardo che si volta. Una lacrima per spalle che si allontanano. Una lacrima per i sogni che muoiono soli, in silenzio. Una lacrima perché che ho desiderato odiarti tanto da non voler rivedere più il viso. Una lacrima perché so di non essere in grado di farlo. Una lacrima perché sei la più bella e la più distante.

Credevo di non avere più lacrime ed invece sento le guance bagnarsi. Credevo che lasciarti andare via sarebbe stato più semplice ed invece continuo a soffrirne...

giovedì 24 luglio 2008

Occhi

Ogni volta che ti penso quel che vedo sono i tuoi occhi...

I tuoi occhi, che guardano ciò che hanno attorno con curiosità, incessantemente in movimento. I tuoi occhi nonostante tutto ancora ingenui.
I tuoi occhi dolci, di una dolcezza che fa male al cuore. I tuoi occhi che sanno accarezzare, lievi e gentili.
I tuoi occhi, che osservano cercando di cogliere segnali appena percettibili, che esaminano con garbo, senza invadenza.
I tuoi occhi, che sembrano brillare quando sei felice, che si fanno più grandi.
I tuoi occhi, che sono stati il mio orizzonte, che mi hanno guidato in luoghi sicuri quando le certezze si sgretolavano ed io ero semplicemente io, privo davanti a loro di qualunque difesa.
I tuoi occhi sfuggenti, timorosi di esprimere le cose che non si possono nascondere.
I tuoi occhi scuri, e profondi, di cui a volte ho avuto paura io, preoccupato che sapessero dove guardare, cosa guardare.
I tuoi occhi, che restano appena socchiusi quando stai per addormentarti, avidi di luci e colori, anche quando la stanchezza vince ogni resistenza.
I tuoi occhi, che sono stati la prima cosa di cui mi sono innamorato. I tuoi occhi che continuo a cercare nei volti  sconosciuti che mi passano accanto.
I tuoi occhi affilati come lame di rasoio, e fermi, decisi, sicuri, forse più di quanto io sarò mai.
I tuoi occhi, che a volte ti fanno sembrare una bambina, che per qualche assurdo motivo danno vita ogni volta ad un sorriso e al desiderio di stringerti così forte da farti male.
I tuoi occhi, che non sono altro che te. I tuoi occhi in cui tempo fa mi sono perso, e Dio se è dura ritrovare la strada!
I tuoi occhi che continuano a voltarsi per guardare altrove, il male che fanno, come lance che trapassano la carne.
I tuoi occhi, che si addolciscono per qualcun'altro, e le gelosie di cui non riesco a liberarmi.
I tuoi occhi, che riescono ancora a confondermi, che piegano la mia volontà senza neppure rendersene conto.

I tuoi occhi, perchè per trovarvi quello che desidero sarei disposto a rinunciare a tutto.

mercoledì 23 luglio 2008

Mia (agg. possessivo femm.)

Qualche giorno fa ho sentito una canzone alla radio. Sul momento non sono riuscito a riconoscerla, sapevo solo che apparteneva al mio passato, alla mia adolescenza. Ho rivisto un ragazzino con la testa tra le nuvole immaginare il suo futuro, la scuola, il lavoro, l'amore, come in un film.

Tu sei mia .. quando vuoi
ma sei mia, mia
tu vai via … tornerai
perché sei mia
quanto tu non lo sai


Col passare del tempo mi è rinvenuto alla memoria quale fosse il titolo della canzone. Mi ha stranito pensare che sono passati già più di dieci anni. Soprattutto mi ha sorpreso un pensiero, io sono ancora quel ragazzino pieno di speranze, di sogni, di illusioni. Una parte importante di me non è mai cresciuta, continuo a sognare e ad avere fiducia, speranza.
Lo faccio nonostante le delusioni, le botte, le parole che bruciano e aprono ferite che non si rimarginano.
Lo faccio perchè è insito nella mia natura, perchè è il solo modo di vivere che conosco.
Lo faccio per quel ragazzino che è in me... che è la parte migliore di me.

sabato 19 luglio 2008

Per quante strade dovrò rincorrerti?
Per quanto tempo?
In quali carezze cercherò le tue mani? In quali parole la tua voce? In quanti occhi ancora continuerò a cercare i tuoi occhi?

Due sole parole, semplici, pesanti come macigni, e due persone, occhi negli occhi. Parole che avresti voluto dire, il pensiero di un attimo e poi no, non sarebbe giusto, e silenzio.

Quelle parole... le ho sentite guardandoti, pronunciate senza muovere le labbra, chiare mentre ti fissavo, non ti toglievo lo sguado di dosso, non ci riuscivo. Ed ora... ora non mi non mi importa più nulla di cosa è giusto e cosa no, aspetto solo che trovi il coraggio di urlarle al cielo come ho fatto io...

sabato 12 luglio 2008

Sui sogni e loro assenza

Avevo un sogno. Nonostante non lo avessi mai rivelato a nessuno tutti ne erano a conoscenza. Ho lasciato che si radicasse, che crescesse, pensavo che avrei potuto coglierlo quando sarebbe stato maturo.
Poi è arrivato il maltempo, e ha distrutto tutto quello che avevo lentamente e faticosamente coltivato.

Adesso non ho più un sogno, e mi sento vuoto. Ho tanti ricordi, roba che a volte mi trovo con i lucciconi agli occhi; ho affetto e tanta, tanta stima... ma non ho più il mio sogno. Neppure il tempo di accorgermi che ero sveglio e lui era già sparito.

Lentamente anche il ricordo diventa meno vivido, sto lasciando che scivoli via anche se non vorrei. Inseguirlo ancora? E fino a quando? Soprattutto con quali prospettive?

Un nero profondo mi circonda mentre aspetto che un nuovo sogno faccia breccia in questa coltre scura vincendo le mie resistenze. Perché in fondo non vorrei che succedesse, perché ci sono cose che non vanno mai via, mai.

Ho bisogno di ritrovarmi per tornare a perdermi.

mercoledì 9 luglio 2008

Noia

In questi giorni non ho molta voglia di scrivere, mi preoccupo un po'.
Vero anche che non ho troppe cose da raccontare dal momento che mi sono "leggermente" isolato dal mondo per rifiatare.
Potrei scrivere banalità ma sarebbe un ulteriore spreco di tempo, oppure potrei parlare di cose più serie e più sentite rischiando di aprire ancora una volta ferite per cui ho scoperto già da tempo che i punti di sutura non reggono davvero.
Conclusione? Non ce n'è. Nè ci sono morali o altro... scriverò quando qualcosa mi passerà per la testa, sperando che torni a passarci qualcosa presto!

(Per inciso, tutto questo nasce da una immagine che ho visto saltellando di pagina web in pagina web e che riporto "in sovrimpressione")

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sabato 5 luglio 2008

Se la vita fosse un film

Ebbene si, dopo essere riuscito a passare indenne attraverso miriadi di catene di S. Antonio, attirandomi in tal modo diverse esistenze colme di sfortuna cosmica, alla fine cedo a quella che un vera e propria catena non è. Si tratta piuttosto di un gioco e a me giocare piace, per cui vi spiego brevemente di cosa si tratta:

"indicare (motivandolo, mi raccomando) di quale personaggio letterario e di quale personaggio cinematografico vi innamorereste (non l’attore o l’attrice attenzione! ma il personaggio da questi interpretato). Quindi nominare sei blogger (possibilmente tre donne e tre uomini) e comunicarglielo".


Credevo che fare una selezione sarebbe stato semplice ma più ci pensavo più mi rendevo conto di quante volte mi sono innamorato di un personaggio da film.
Mi sono innamorato della sete di vendetta stemperata da uno sguardo che mi ha sempre fatto sciogliere di Beatrix Kiddo (Uma Thurman), oltre che della sua tutina gialla.
Ho amato, al punto di vederla come moglie ideale, di Arwen (Liv Tyler), della sua bellezza eterea, del suo essere l'incarnazione perfetta della principessa delle fiabe.
Ho perso la testa per Nancy Callahan (Jessica Alba), spogliarellista "sui generis" in un film "sui generis" come Sin City. Ho desiderato strapparle via di dosso i vestiti, dimenticare il bene e il male, abbandonarmi alla passione.
Sono rimasto senza respiro vedendo Jinx (Halle Berry) uscire dall'oceano in bikini, bella al punto da far perdere consistenza a tutto quello che aveva intorno come già aveva fatto Ursula Andress prima di lei.
Ho provato insieme amore, tenerezza, desiderio di protezione, empatia e tante altre cose ancora per la bellissima Satine (Nicole Kidman), stella del Moulin Rouge.
Mi sarebbe piaciuto girare il mondo al fianco di Lara Croft (Angelina Jolie), ammirarne la forza e la bellezza, lasciare il controllo nelle sue mani delicate ma decise.
Avrei voluto avere una vicina come Holly Golightly (Audrey Hepburn), osservare incantato la sua delicatezza, sorridere stupito per la sua ingenuità, accompagnarla a fare colazione da Tiffany.

E queste sono solo alcune delle donne di cui mi sono innamorato guardando uno schermo, man mano che scrivevo me ne venivano in mente tante altre. Ognuna di loro ha qualcosa che mi ha affascinato, ognuna rappresenta qualcosa che non ho e che vorrei avere... e poi, sognare non costa nulla.

Per finire dovrei chiedere ad altre sei persone di partecipare al gioco ma confesso candidamente di non conoscere altri sei blogger, questo spazio è sempre stato un piccolo mondo autosufficiente, svincolato da tutto e da tutti, quindi indicherò solo due o tre persone sperando che nessuno abbia da ridire:

Nuvola Notturna
Piseit
Saria
S. (spero che tu capisca che ce l'ho proprio con te e so che no hai un blog ma puoi sempre lasciarmi un commento, mi piacerebbe sapere cosa scriveresti...)