venerdì 13 luglio 2007

Aria

E rieccomi, ancora una volta torno a scrivere perchè è una delle poche cose che mi permette di tornare a respirare. Scrivo e ogni parola è una boccata d'ossigeno, scrivo perchè sento che i miei polmoni hanno bisogno d'aria per poter gridare, scrivo per dare voce alle ferite del cuore. Ultimamente non l'ho fatto spesso, complice uno stato d'animo del tutto particolare e la voglia disperata di non fermarmi a pensare a tutte le cose che mi hanno fatto male. Ultimamente sono stato troppo impegnato a constatare sulla mia pelle la verità delle parole di Sartre (un giorno spero di trovare il tempo e la voglia di trascrivere un piccolo passo de "La Nausea" che mi ha colpito molto), ultimamente sono stato troppo impegnato a vivere per rendermi conto di quello che stava accadendo.
Ora desidero solo fermarmi e provare a capire. Negli ultimi giorni mi sono trascinato qui e là stancamente, ho fatto cose che non mi andava di fare, ho avuto ingenue innocue discussioni, tutto per allontanare quello che più di ogni altra cosa avrei voluto vicino. Può ogni giorno che passa sembrare un mese? Puoi sentire di star solo sprecando tempo rincorrendo futilità? Può essere giusto tutto questo?
Damien Rice mi ripete "non posso staccare gli occhi da te, non posso smettere di pensarti" (perdonatemi la traduzione approssimativa), forse lui è stato in grado di cogliere l'essenza dell'amore, forse il problema è "solo" questo, per quanti sforzi possa fare il mio passato è ancora il mio presente. Ho guardato al cielo in cerca delle risposte alle mie domande, ho cercato una giustificazione alle azioni mie e di chi mi sta intorno. Mi sono chiesto come sia stato possibile per me arrivare al punto di dover recitare una parte. Mi sento un personaggio pirandelliano e per l'occasione ho indossato la migliore delle maschere, deciso a far finta di niente perchè non voglio più intromissioni nella mia vita, tanto chi merita di sapere (quelle due o tre persone, e sono anche generoso!) chiederà e di conseguenza saprà per bocca mia.
A volte penso che la colpa sia esclusivamente mia, anche se non è vero in un certo senso è consolante, mi aiuta a focalizzare l'attenzione su di me, a considerarmi come il principio e la fine del dolore... se sono stato io a causare il male posso impegnarmi per rimettere insieme i pezzi; altre volte mi sento privo di forza, senza volontà, e a sentire il cuore ridotto a brandelli mi convinco che anche mettendoci tutta la buona volontà non riuscirò mai a farlo tornare com'era prima, e così mi sento malinconico.
Nonostante tutto rimango convinto di averci visto giusto, non è stato un caso a farci incontrare perchè non è per caso che ti si presenta davanti al naso quello che cercavi.
Innamorarsi è bello, difficile, doloroso ma non è mai sbagliato.

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