giovedì 22 giugno 2006

Tra sogno e realtà

"Nell'ombra della casa, sulle rive soleggiate del fiume presso le barche, nell'ombra del bosco di Sal, all'ombra del fico crebbe Siddharta, il bel figlio del Brahmino, il giovane falco, insieme all'amico suo, Govinda, anch'egli figlio di Brahmino. Sulla riva del fiume, nei bagni, nelle sacre abluzioni, nei sacrifici votivi il sole bruniva le sue spalle lucenti. Ombre attraversavano i suoi occhi neri nel boschetto di mango, durante i giochi infantili, al canto di sua madre, durante i santi sacrifici, alle lezioni di suo padre, così dotto, durante le conversazioni dei saggi. Già da tempo Siddharta prendeva parte alle conversazioni dei saggi, si esercitava con Govinda nell'arte oratoria, nonché nell'esercizio delle facoltà di osservazione e nella pratica della concentrazione interiore...."


Le prime righe di "Siddharta" di Herman Hesse, ovvero l'oriente visto (o meglio immaginato) attraverso gli occhi di un occidentale. La suggestione delle descrizioni di delicati paesaggi da sogno, la ricerca interiore del protagonista, che vive tutte le esperienze, tra le quali la più bella e ispirata è quella amorosa, trasporta il lettore in un mondo tanto diverso dal nostro quanto affascinante.
Lettura obbligata da 50 anni, libro di formazione atipico, bellissimo, onirico, e che vi devo dire di più?


L E G G E T E L O ! ! ! ! ! ! ! ! ! !

Taj Mahal

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